Gentile Presidente,
il prossimo inizio di campionato mi spinge a redigere queste note che da tanti anni ormai scrivo in occasione delle partite del Lecce.
Chi scrive è un vecchio tifoso, forse meglio dire attempato perché sono in lotta continua contro gli insulti del tempo,e che quest’anno inizia con la tristezza e la malinconia che le vicende calcistiche inerenti alla squadra hanno prodotto nell’ animo.
Non so quanto Ella possa essere turbato, certamente molto, ma so che io e la stragrande maggioranza dei tifosi lo siamo molto di più perché non ci aspettava per niente essere coinvolti in questa triste e poco edificante vicenda della quale Ella è, da adesso in poi, parte attiva. Personalmente non sto ad aspettare TNAS o miracoli vari, ma l’unico miracolo che mi aspetto è una “ricostruzione” del tessuto che lega con rapporti chiari e trasparenti il gruppo dirigente e la tifoseria affezionata, talvolta anche in maniera eccessiva, a questa squadra. A Lei ed ai suoi collaboratori, in occasione del primo incontro casalingo, andrà tutto il supporto ed il sostegno che non è mai mancato negli anni precedenti anche se, in una rancorosa conferenza stampa, la vecchia gestione ha disconosciuto completamente questo aspetto. Lei ha l’aspetto pacioso e sereno che Lo rende agli occhi del tifoso molto più vicino ai problemi della tifoseria, insomma sembra più uno del popolo che un colletto bianco ma ciò non la esime di essere anche duro e rigido quando le vicende lo imponessero.
La vecchia gestione ci ha accusato di essere una tifoseria che chiede di vedere le partite gratuitamente, cosa ovviamente non vera ed offensiva per chi, come il sottoscritto, ha sempre pagato ed ha fatto la famigerata tessera del tifoso anche per il proprio nipotino. Ecco sarebbe già partire con il piede giusto limitare le entrate di favore e, laddove di queste non se ne possa fare a meno, pretendere che il titolare del posto sia la persona prevista e non sostituti che di istituzionale non hanno nulla (vds. figli, parenti ed autisti vari). So che sta già provvedendo a rendere l’accesso allo stadio più consono alle tasche del tifoso che, in questo periodo di recessione ha poco da spremere al proprio portafoglio. In società ci sono alcuni operatori anche di valore che debbono essere messi in condizione di lavorare, faccia in modo che la società sia seria e credibile e non lo sia solo ed esclusivamente di facciata. Sia incisivo laddove dovesse riscontrare anche solo “tentativi” di derogare alla deontologia sportiva da parte di chiunque e la Sua incisività sarà supportata in blocco dalla tifoseria.
Lei, Presidente, gestisce una società che avrebbe potuto avere le caratteristiche di una solida permanenza in serie A ed invece si trova in serie C, serie che è molto dura e che va affrontata con la giusta mentalità e, solo così, si potranno creare le basi per un pronto riscatto. Non prometta subito se non è in grado di mantenere ma sia cauto ed avrà l’apprezzamento della tifoseria vera.
Nell’aspettare il primo incontro ufficiale della “ripartenza morale”, non mi resta che tifare per il Lecce ed augurarmi che, prendendo spunto da Suo cognome, il Lecce abbia veramente trovato un “Tesoro”. Non ci deluda!