È arrivata come una ‘mazzata’ per il Lecce e i suoi tifosi la decisione della Commissione Disciplinare di retrocedere i giallorossi in Lega Pro per la vicenda Calcioscommesse. Il presidente del Lecce Savino Tesoro, però, confida nel secondo grado di giudizio.
”Sono rinfrancato dal fatto che alcune accuse richieste dalle Procura Federale siano cadute (nella decisione della Commissione Disciplnare non sono previsti punti di penalizzazione, ndr), come il coinvolgimento di Vives, per il quale non si e’ dato credito alle accuse di Masiello. Sono certo che in sede di appello sarà resa giustizia”.
Era dalla stagione 95-96 che il Lecce non assaporava la terza serie, ma a sentire uno dei suoi legali, Saverio Sticchi Damiani, i giochi sono tutt’altro che conclusi: ”Al momento la Disciplinare ha ritenuto di accogliere gravi indizi a carico della societa’, sebbene non esista la prova madre che dimostri la combine e man mano stia crollando la certezza dell’accusa”.
Il tecnico del Lecce, Franco Lerda, da navigato professionista, preferisce non commentare la sentenza. ”Quello che mi sento di dire – sottolinea – e’ solo dar merito a questo gruppo della professionalita’ che sta dimostrando dal primo giorno di ritiro a Tarvisio, impegnandosi e lavorando sodo quotidianamente, consapevole com’era della situazione difficile. Aspettiamo gli esiti dell’appello e poi vedremo”.
I calciatori, che da tempo convivono con il dubbio sulla categoria, la prendono con filosofia. ”La notizia di questa mattina? Ovviamente provoca una sensazione di delusione. E’ inutile ripetere sempre le stesse cose, ma il Lecce non puo’ fare la Lega Pro – commenta Ignacio Pia’ – io resto molto fiducioso, la speranza e’ che questa decisione venga sovvertita. Comunque ho accettato il trasferimento al Lecce a prescindere dalla categoria, sposando appieno il progetto della societa”’.