Rimangono in carcere Sandro Mercurio, 43 anni e Marco Palma, di 30, mentre ottiene gli arresti domiciliari Gianluca Mitrucci, 32enne, tutti di Melissano, finiti nei guai il 16 settembre scorso con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e, per il solo Mercurio, anche del reato di ricettazione
e detenzione abusiva di arma e munizioni comuni da sparo. E’ quanto deciso dal giudice per le indagini preliminari Antonia Martalò dopo gli interrogatori di convalida. Il sostituto procuratore aveva chiesto per tutti e tre la convalida del fermo e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nel corso degli interrogatori, Mercurio e Palma si sono addebitati la paternità dello stupefacente mentre Mitrucci ha riferito di aver dato solo un passaggio, di essere all’oscuro su quanto detenessero i due amici e di non fare uso di cocaina. La vicenda risale alla notte tra il 16 e il 17 settembre. Nel corso di una regolare perlustrazione a Taviano, nei pressi del centro del paese quando, i Carabinieri notano poco distante da loro un giovane in piedi appoggiato sul finestrino lato guida di una autovettura, una BMW poi risultata appartenuta a Mercurio. Vista la pattuglia dei Carabinieri, l’uomo fugge via e l’autovettura si allontana a tutta velocità. A quel punto inizia un breve inseguimento per le vie di Taviano durato solo pochi minuti. I Carabinieri riescono a fermare l’autovettura e ad impedire alle tre persone a bordo di fuggire. Dopo pochi attimi arrivano anche i colleghi di Melissano, guidati dal maresciallo Borgia, per il supporto necessario. Dal controllo dell’auto spuntano 175 euro e, ritornati sul luogo del primo incontro, a terra viene ritrovato un quarto involucro simile ai tre già ritrovati in auto. Le successive perquisizioni domiciliari consentono di sequestrare da Mitrucci pochi grammi di hashish, mentre da Mercurio altri grammi di cocaina, due bilancini, una pistola funzionante e 15 colpi 9×21. I tre sono difesi dagli avvocati Vincenzo Venneri e Massimo Mercurio.