C’è anche Marcello Dell’Anna, 45 anni, di Nardò, tra i 18 ergastolani che, di recente, sono stati trasferiti da Spoleto al Badd’e Carros di Nuoro. L’uomo, in carcere da 20 anni, appena laureato in giurisprudenza, lamenta di essere stato mandato a Nuoro per la necessità di aumentare i posti letto della sezione AS3 del carcere umbro.
”Tale assegnazione – ha scritto alla presidente di ‘Socialismo Diritti Riforme’, Maria Grazia Caligaris – ha compromesso seriamente il mio lodevole percorso rieducativo, i miei studi universitari e i miei affetti familiari. Noi detenuti non siamo considerati persone ma pacchi postali, numeri di matricola, mere pratiche da evadere in spregio di questo Stato che vanta illustri nomi di civilta’ e giustizia”.
”Il caso dell’ex esponente di spicco della Sacra Corona Unita – sottolinea Caligaris – richiama con evidenza la questione della territorialita’ della pena e del peso da riconoscere alla rieducazione specialmente quando e’ attestata da encomi per comportamenti distinti, pubblicazioni di libri e diplomi di laurea. Il principio della rieducazione, sancito dalla Costituzione e dalla legge sull’Ordinamento Penitenziario, non puo’ essere sacrificato per ampliare il numero dei posti letto. In questo modo non solo si demotiva il cittadino privato della liberta’ ma si ledono i suoi diritti negando la stessa funzione dell’Istituzione carceraria”.