Nella mattinata di ieri, si è riunita la V Commissione Consiliare Permanente (Ambiente-Assetto e utilizzazione del territorio), con gli Assessori Reg.li all’Assetto del Territorio, alla Qualità dell’Ambiente e alle Risorse Agroambientali, il WWF, altre associazioni ambientaliste e con l’ARPA Puglia.
All’ordine del giorno v’erano le audizioni sul PDL “Modifica alla L.R. n. 14 del 04/06/2007 ‘Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali’ a firma dei Consiglieri Donato Pentassuglia e Pietro Iurlaro.
Tale proposta, per i piani attuativi di strumenti urbanistici generali approvati prima dell’entrata in vigore della presente legge, prevede la deroga ai divieti di danneggiamento, abbattimento, espianto e commercio degli ulivi monumentali e la non applicazione delle prescrizioni di cui al punto 4 dell’articolo 3.14 delle norme tecniche di attuazione (NTA) del Piano urbanistico territoriale tematico per il paesaggio (PUTT/P).
Durante l’audizione il WWF Puglia, rappresentato dal dott. Tommaso Giorgino, ha manifestato la propria contrarietà e perplessità sulla proposta che, di fatto, snatura i principi, fondanti la vigente Legge, di tutela e valorizzazione degli Ulivi plurisecolari/millenari della nostra regione. “Oltretutto – ha enfatizzato lo stesso Giorgino – le deroghe che sarebbero concesse non sono solo relative ai contenuti della L.R. n. 14/2007, ma anche alle disposizioni contenute nelle Norme Tecniche di Attuazione del PUTT/P, trattando di fatto il paesaggio olivetato pugliese alla stregua dei territori costruiti, ponendosi in contrasto con lo strumento di pianificazione regionale e permettendo così la realizzazione di intere lottizzazioni in zone agricole, senza la necessità dell’ottenimento di alcun parere paesaggistico”.
“Non possiamo sottovalutare sempre e per altre merci di scambio le importanti funzioni economico-produttive, ambientali, ecologiche e storico-culturali che svolgono il paesaggio e gli uliveti monumentali pugliesi”,– ha aggiunto il dott. Leonardo Lorusso, Presidente del WWF Puglia. “Perchè, dunque, invece dei soliti tentativi di minare ciò che di buono la Regione Puglia possiede e che rappresenta il bene comune sotto diversi punti di vista, non tentare di trovare soluzioni alternative. Ove strettamente necessario – conclude Lorusso – per le aree di espansione urbana, è indispensabile modificare i piani attuativi di strumenti urbanistici antecedenti alla Legge del 2007, rendendoli coerenti ed integrati alle peculiarità paesaggistiche del nostro territorio”.