Enzo Caretto non è compatibile col regime carcerario. Il 70enne di Guagnano che nel gennaio scorso ha accoltellato e ucciso in casa il figlio di 32 anni, durante un tremendo litigio con la moglie, presenta diverse patologie derivanti dai suoi problemi con l’alcol che renderebbero inammissibile la sua permanenza in prigione.
Da anni soffrirebbe infatti di disturbi di natura psichiatrica, cardiaca ed epatica. Lo ha stabilito il perito Elio Serra nominato dal gip Vincenzo Brancato.
Ora si attende la decisione del gip Annalisa De Benedictis a cui si sono rivolti i legali della difesa, gli avvocati Sabrina Conte e Enzo Carbone. A breve l’uomo potrebbe essere trasferito in un centro specializzato.
Intanto il 19 ottobre si terrà l’udienza preliminare che darà il via al processo.