Certo un finale di stagione con questa temperatura non se l’aspettava nessuno! Questo settembre 2012 è stato un mese non certo pre-autunnale ma, piuttosto, completamente estivo e, così, i vari litorali sono stati presi d’assalto da aspiranti bagnanti “stuzzicati” anche da un mare cristallino e da un leggero vento di scirocco.
Pensavo che i lidi di S.Cataldo avessero tentato di “intercettare” in questo particolare periodo una buona fetta di turisti che, invece, sono stati “attratti” da Gallipoli e Porto Cesareo anche se, va dato atto, che a provarci sono stati il lido Mancarella e il Salapia.
Quale abituale residente estivo di S.Cataldo mi piace soffermarmi su quest’ultimo, certamente il meno reclamizzato ma, sicuramente senza far torto ad alcuno, uno dei più efficienti. Questo lido ha intercettato i “gusti” di un certo tipo di clientela, specie serale, garantendo per tutta la stagione efficienza, disponibilità e, cosa che non guasta, delle ottime serate musicali, che non ci sono state negli altri lidi. E’ evidente che per svolgere questo surplus sia stata necessaria la disponibilità oltre i “limiti sindacali” dei vari operatori come Fernando, Katia, Francesca, Matteo, Oronzino, Alessio, Roberto, Valerio, Giovanni, Alessandro, Simone, Roberta e Stefano. La loro disponibilità si è sempre mostrata con il sorriso sulle labbra, con la sollecitudine nei vari interventi ma, soprattutto con lo sforzarsi di rendere sempre più gradevole la permanenza a chiunque. Lo prova il fatto che, in tempi di chiusura, dove ci si può gustare una buona granita o buon caffè freddo o in ghiaccio, davanti ad un mare stupendo, su comodi salottini se non al lido Salapia?
Nella domenica di fine settembre, con tanti turisti che hanno raggiunto S.Cataldo in taxi, ci sarebbe stata solo la spiaggia pubblica disponibile se non ci fosse stata la volontà e la determinazione dello staff del Salapia a garantire quello che un turista vuole avere. Le istituzioni hanno il dovere, in una zona a chiara vocazione turistica come Lecce, a fare qualcosa ed impedire che in effetti si abbandoni una marina già ai primi di settembre, se non proprio dopo la festa di S.Oronzo. Sono i personaggi come gli operatori del Salapia che, lavorando con discrezione ed elevata efficienza, danno, specie in questo periodo, una buona immagine della Lecce turistica ed accogliente.
A tutti loro vada il nostro ringraziamento e per tutti noi, amanti del mare e di quella gioiosa ed allegra tranquillità, vi assicuro non si tratta di un bisticcio di parole, non resta che sperare nel meglio ma anche nel dire, pigliando spunto da una canzone di Gaber, “Per fortuna che c’è il Salapia!”