È partita intorno alle 10 la 24esima udienza del processo davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Taranto per l’omicidio di Sarah Scazzi, la studentessa 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010.
Oggi e’ prevista la deposizione, in qualita’ di imputato per concorso in soppressione di cadavere, di Michele Misseri, lo zio della vittima. L’uomo, che e’ presente in aula, potrebbe anche avvalersi della facolta’ di non rispondere. Le principali imputate, anche loro presenti, sono sua moglie Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere. In apertura l’avvocato Franco Coppi, legale di Sabrina ha presentato un’eccezione chiedendo l’inutilizzabilita’ di alcune parti dell’incidente probatorio del novembre 2010 poiche’ Michele Misseri in quella occasione non sarebbe stato avvisato delle conseguenze delle sue dichiarazioni e in particolare “se avesse reso dichiarazioni etero-accusatorie -ha detto il difensore di Sabrina- avrebbe assunto la veste di testimone con tutte le conseguenze”. Secondo l’avvocato il giudice delle indagini preliminari in quella occasione avviso’ soltanto l’imputato che le dichiarazioni avrebbero potuto essere utilizzate nel processo. L’udienza, nel frattempo, e’ stata sospesa proprio per verificare i documenti relativi all’incidente probatorio che si tenne il 19 novembre del 2010 nel corso del quale Michele Misseri accuso’ la figlia Sabrina di essere l’unica responsabile dell’assassinio di Sarah. L’avvocato Coppi ha preannunciato, in caso di mancato accoglimento dell’istanza di annullamento delle parti ‘incriminate’ dell’incidente probatorio, un ricorso alla Corte Costituzionale.