Si conclude questa sera Li Ucci Festival, organizzato da Sud Ethnic, con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari, con il contributo di Comune di Cutrofiano, Istituto Diego Carpitella, Grecìa Salentina, Fondazione Notte della Taranta, Fondazione Notte di San Rocco e con il Patrocinio di Provincia di Lecce, Regione Puglia e Università del Salento.
Ultimo appuntamento dedicato alla memoria dell’indimenticato Uccio Aloisi, nel suo paese d’origine, Cutrofiano, un concerto evento per celebrare lo straordinario interprete della musica tradizionale salentina, scomparso il 21 ottobre 2010.Sul palco allestito in *Piazza Municipio* (ore 20.30 — ingresso gratuito) si alterneranno i Vecchi Cantori di Zollino, Antonio Amato, Enza Pagliara, Antongiulo Galeandro, Antonio Castrignanò, Zimbaria, Carlo Canaglia ensemble, Melegari & i suoi compari, Gianluca Longo, Gianni De Santis, Su’ d’est, Menamenamò, Dario Muci, Le Sorelle Gaballo, Giancarlo Paglialunga, Kamafei, Triace, Puccia from Apres la classe, Massimiliano Morabito, Cardisanti, Orchestra Sparagnina, Alessia Tondo, Emanuela Gabrieli, Edo Zimba, Canzoniere Grecanico Salentino, Annacinzia Villani, Giovanni Avantaggiato, Andrea Stefanizzi, Paolo Pacciolla, N.Scott Robinson, Silvia Perrone, Maristella Martella, Emanuele Licci, Mauro Durante, Stefano Calò e molti altri.
Dopo aver suonato per più di trent’anni al fianco di Uccio Bandello (scomparso nel 1998), Uccio Aloisi ha continuato a proporre i suoi stornelli in tutta Italia e sul palco della Notte della Taranta. Negli ultimi anni Uccio è stato un “trait d’union tra le forme dell’espressività tradizionale e le nuove pratiche reinventive dei patrimoni tradizionali”, come sottolinea il coordinatore artistico della Notte della Taranta e consulente scientifico dell’Istituto Diego Carpitella Sergio Torsello. “Uccio Aloisi era un personaggio chiave del “paesaggio sonoro” salentino che tuttavia, negli anni dell’iperbolico revival della pizzica, s’era reinventato un ruolo, una “identità”, rimanendo sempre fedele a se stesso, alla sua appartenenza a un mondo culturale che ormai non c’è più. Uccio Aloisi era così. Un maestro senza cattedra, un sontuoso “albero di canto” cresciuto in una terra amara ma ricca di colori e di suoni. Che grazie a lui non morirà”.
Dalle 15.00 spazio al seminario di danze popolari in collaborazione con Tarantarte tenuto da Maristella
Martella. Il Laboratorio è dedicato allo studio ed alla composizione dei passi della Pizzica e delle tarantelle delSud Italia (per info e iscrizioni 3394492300).