Ancora una volta il wine bar “Note di Vino” apre le porte alla cultura e alla musica e lo fa accogliendo la presentazione e la premiazione del libro di Simona Cleopazzo “Tre noci moscate nella dote della sposa”. Dialoga con l’autrice Ilaria Lia (Direttrice Abc Donna). Introduce Pierpaolo Vincenti. Il reading sarà allietato dalle note musicali dei “Bellamya.
I Bellamya danno vita al progetto di promozione del libro di Simona Cleopazzo. Un reading musicale che alterna stralci del romanzo, brani musicali scelti dal panorama della musica rock italiana e internazionale che arricchiscono e amplificano l’energia vitale che lo stesso racconto sprigiona… ribellione, sensualità e anime cucite coi fili di seta. Angela Albanese voce e chitarra. Ivan Meani chitarra. Filippo Otello basso acustico, Silvio Pappadà (cori). L’evento è promosso da Agave Comunicazione e Note di Vino.
Silvia, studentessa fuori sede in quel di Bologna, condivide con altri la casa degli amori impossibili e sbarca il lunario spendendosi in mille lavori che, se da un lato la mettono a contatto con la sofferenza altrui, dall’altro le consentono di misurarsi con la propria vena creativa: nella trattoria in cui affianca la cuoca Cecilia tutti vorrebbero conoscere il segreto del suo ottimo ragù, ma lei va a istinto perché la nonna-mà non ha mai voluto rivelarle il quid che rendeva il suo così speciale.
Il dolore e il cuore, dunque: la vita di Silvia si riassume in questi due “sapori” che ne determinano l’essenza fin dalla sua infanzia difficile, segnata dall’abbandono dei genitori e dalla faticosa ricerca di sé, in una sorta di disamore che le sue sfortunate relazioni sentimentali sembrano confermare nutrendone il disperato orgoglio. È la fine del matrimonio con Marco che la spinge a tornare in Salento, col vuoto nell’anima ma tanto coraggio, per ritrovarsi: con lei, il gatto Michelone e un’importante rete di amicizie femminili capaci di sorreggerla nel suo nuovo inizio.
Mentre la memoria si affolla dei personaggi che le hanno dato e tolto, si profila l’universo umano di Silvia nel raccoglimento delle stradine leccesi in cui lei muove i primi passi, nella riscoperta delle passioni sociali, negli incontri che bussano alla sua anima cucita coi fili di seta. Così il cuore ricomincia timidamente a battere, per aprirsi totalmente all’autenticità dei suoi slanci, cosciente che nel mondo delle donne vi è una profonda forza talvolta travestita di follia, ed è qui che si combattono le grandi battaglie. Ora sono le voci delle donne – da Alda Merini a Simone de Beauvoir, da Sylvia Plath a Giuni Russo… – a scandire i ritmi di questa scrittura travolgente (tra diario, romanzo e cronaca) che giunge a raccontare una verità al femminile.
Sempre venerdì 16, però a Lecce, presso la Libreria Palmieri sarà presentato il nuovo lavoro di Stefano Cristante dal titolo “Anima Lunga” edito da Besa editrice. Presenterà Gianluca Conte, giornalista e scrittore.
Sguardi sul presente che hanno valore di tagli e ferite, dove il fatto sentimentale si snoda come un pericolo attorcigliato sulle reciproche e irriducibili alterità degli amanti e dove la costruzione dei rapporti affettivi passa per materiali irrazionali – premonizioni, percezioni, immedesimazioni istantanee, deja vu – che solo i versi poetici hanno una speranza di poter trattare. Stefano Cristante investe nel dialogo a distanza con i classici della poesia italiana le proprie chance di scrittura. Verso libero ed endecasillabo rappresentano la sostanza formale dei versi di Cristante che, nella parte finale, trasmigrano nella prosa poetica (agganciata alla creazione di una personale cosmogonia), prima di congedarsi con un inno alla solitudine che chiarisce il suo tragitto narrativo e il suo obiettivo esistenziale.