Voleva mettere le mani su un maxi-appalto nel comune di Acquarica del Capo e per farlo non ha esitato a minacciare il sindaco e due suoi assessori. I carabinieri della compagnia di Tricase hanno arrestato Cengs De Paola, 37enne di Acquarica del Capo, accusato di tentata estorsione continuata ed aggravata dalle modalità mafiose.
In più occasioni, come documentato dai militari, De Paola avrebbe avvicinato il sindaco Francesco Ferraro, 43enne, e due assessori della sua giunta, Marco Duca 47enne (assessore alla polizia municipale) e Pantaleo Ramires 48enne (assessore al bilancio), per ottenere l’appalto di circa 2milioni di euro (1.957.441,40 euro), che il Ministero dell’Ambiente aveva stanziato per la riqualificazione degli edifici pubblici scolastici del piccolo comune del capo di Leuca.
Cengs De Paola (il cui nome è frutto di un errore all’anagrafe: il suo nome sarebbe dovuto essere Gengis, come il condottiero mongolo, ndr) era già stato condannato nel 1995 per associazione mafiosa ed è ritenuto dagli investigatori appartenente al clan Scarlino-Giannelli e, dunque, vicino al sodalizio criminale della Sacra Corona Unita.
Le minacce, finalizzate all’ottenimento dell’appalto milionario, sarebbero iniziate nell’ottobre del 2011 e proseguite fino al giugno del 2012. A fare scattare l’inchiesta è stato l’incendio dell’auto del sindaco di Acquarica del Capo, avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 novembre dell’anno scorso, sotto l’abitazione del primo cittadino, nonché presidente dell’Ato Lecce 3.
Da quell’episodio, i carabinieri hanno avviato una serie di accertamenti che, alla lunga, hanno permesso di scoprire le richieste estorsive avanzate dal De Paola. Il 37enne, inoltre, si sarebbe reso protagonista di un’aggressione ai danni dell’assessore alla polizia municipale Duca.
De Paola, tra le altre cose, avrebbe minacciato di fare cadere la Giunta guidata dal sindaco Ferraro e di incendiare il lido di proprietà dell’assessore Duca, titolare di uno stabilimento balneare a Lido Marini. Ma avrebbe preteso anche la sponsorizzazione di una squadra di calcio, da parte dell’assessore Ramires.
L’amministrazione comunale di Acquarica del Capo non ha ceduto alle richieste estorsive. Ed ha informato dei fatti i carabinieri, pur dopo una iniziale reticenza. Lo “sciame” di minacce – come è stato definito dal colonnello dei carabinieri di Lecce Maurizio Ferla – sono state documentate dai carabinieri e riferite al pm titolare dell’indagine, il procuratore aggiunto Antonio De Donno, che ha poi richiesto l’emissione di una misura cautelare a carico del De Paola. Misura emessa dal gip Antonia Martalò ed eseguita all’alba dai carabinieri di Tricase, che hanno prelevato l’uomo dalla sua abitazione e lo hanno accompagnato in carcere.