Più di 500 anni di carcere sono stati richiesti dalla Procura per 57 dei 67 imputati nel processo nato dall’inchiesta denominata “Augusta”. Un’operazione condotta dai Ros, che hanno svelato la riorganizzazione di un gruppo malavitoso intorno all’ergastolano Salvatore Rizzo.
Associazione a delinquere di stampo mafioso, spaccio di droga, ed estorsione, le principali accuse contestate a vario titolo. Ieri in aula ha preso la parola l’accusa (l’aggiunto Antonio De Donno e il sostituto Francesca Miglietta e il procuratore Cataldo Motta)
La pena più pesante, a 20 anni di carcere, è stata invocata per Ivan Firenze, 40, di Lecce, considerato uno dei referenti del boss; 7 anni invece sono stati richiesti per il collaboratore di giustizia Alessandro Verardi, 33, di Lizzanello. Nella prossima udienza,il 27 novembre, sarà la volta della discussione dei legali che costituiscono il collegio difensivo. La sentenza è attesa fine anno.