Subito dopo la partita di Como, aspettando la partita con la Virtus Entella, mi ricordo cosa scrissi nel mio articolo settimanale: “Non mi stancherò mai di raccomandare umiltà, intelligenza, professionalità”.
Aggiunsi pure, per onestà intellettuale, che non ci si doveva preoccupare se non per il fatto che il Lecce aveva solo un grande avversario che deve temere moltissimo e cioè SE’ STESSO. Da allora le prestazioni si sono susseguite in maniera positiva per il risultato ma destando di volta in volta qualche perplessità circa la prova sul campo apparendo sempre più lezioso, quasi presupponente ed irridente verso l’avversario che, notoriamente, incontrando la prima in classifica tende a giocarsi la partita della vita.
Nel frattempo, in contrapposizione alla Cassandra che ritengo essere, vi erano dichiarazioni extralarge da parte di chi dovrebbe predicare cautela lasciando questo compito al solo allenatore; così si è parlato di campionato già finito a gennaio e, questa affermazione fatta dal Presidente, non mi ha per niente convinto al punto da replicargli che sarebbe stato meglio tacere. Ma oggi non ci si può sottrarre al diritto di critica, mi auguro sempre costruttiva, se si afferma che bisogna rivedere qualcosa, specie sul piano comportamentale. Intanto le due partite di Pavia e Lumezzane fanno incamerare al Lecce la miseria di un punto, che è un po’ pochino per una squadra di caratura, ma soprattutto evidenziano taluni problemi per i quali, in tempi di massima euforia, ho richiesto al solito umiltà, intelligenza, professionalità finendo, come sempre, per sembrare la già citata Cassandra.
Ma oggi c’è qualcosa di nuovo che mi preoccupa al di là dei risultati e delle prestazioni sul campo ed è il “violento” sfogo del Presidente nei riguardi del tecnico. Leggere sulla prima pagina del Quotidiano di Lecce del 15 c.m. come titolo “Tesoro: una vergogna Lerda e la squadra” lascia piuttosto basiti. Che poi si aggiunga:” perché non utilizza De Rose? O cambia modulo o cambia interpreti” obbliga l’allenatore a rispondere:”Cambi incomprensibili? Glieli spiegherò io”. E’ questo un comportamento da tifoso che può essere giustificato anche in un Presidente purchè non ci si avvii sulla strada tracciata dai vari Zamparini, Cellino e Preziosi. Sono convinto che un Presidente di società non dico non debba esternare le sue convinzioni tecniche, ma lo debba fare in privato lasciando che l’allenatore abbia sempre l’impressione che la società lo sostenga. Mi sembra altresì strano questo sfogo anti Lerda dal momento che il tecnico è stato presentato come un uomo del Presidente. Sono per caso segni di incrinamento nella solidità del gruppo Lecce? Personalmente sono portato ad escluderlo ma non vorrei che si cominciasse ad erodere lentamente il muro di cemento formatosi quest’anno con il Lecce in Lega Pro. Una flessione ci può stare perché è fisiologica, non ci deve stare la “stanchezza” perché non è accettabile dopo un terzo di campionato o, se questa c’è, potrebbe anche significare una non convinta ma superficiale applicazione degli atleti durante gli allenamenti settimanali. Allora questo è il momento buono per riannodare le fila della matassa. I baldi giovanotti ed anche i tifosi di ogni ordine e grado si convincano che non ci sono in partenza campionati vinti, che non ci sono corazzate accertate se non quelle che si evidenziano con la continuità dei risultati, che ogni risultato deve essere surrogato da tanta fatica spesa negli allenamenti e che non ci sia la presupponenza di avere giocato nella prestigiosa serie A per vantare crediti nei riguardi dei tifosi. A tal proposito è proprio qualche reduce dalla serie A che sta destando qualche perplessità di troppo, vero Esposito?
Allora, rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo con una nuova carica agonistica. Ognuno faccia il proprio mestiere lasciando solo a noi tifosi la possibilità di sbizzarrirci quali novelli commissari tecnici. Il margine di punti è di sicurezza anche se non vorrei che domenica il Carpi vincesse con la Virtus Entella (si avrebbero solo tre punti di vantaggio) ma, anche se così fosse, mi auguro che il Lecce sia tornato sulla terra e di questo si convincano i tantissimi tifosi.