Ricette simili, nel campo del centrosinistra, qualche colpo di fioretto su Marchionne e sui costi della politica. Ma quando si parla di coalizioni future, i modelli divergono eccome. Le due ore di dibattito tv su Sky tra i ‘Fantastici cinque’ candidati alle primarie di centrosinistra si svolgono con un sostanziale fair play.
Alla fine tutti sorridono, comincia la guerra dei sondaggi, chi dice che ha vinto il Matteo Renzi, chi dice che è andato meglio Bersani, mentre su Twitter spopolano l’outsider Tabacci e l’intruso Oscar Giannetto, in realtà Oscar Giannino, mal citato dalla supporter di Nichi Vendola. L’impressione finale è che nessuno dei candidati abbia suonato corde diverse da quelle tradizionali, quasi a voler più ammaliare i supporter che conquistare nuove praterie. Sull’affidabilità ha puntato Pier Luigi Bersani, sul rinnovamento Matteo Renzi, sui sogni Nichi Vendola, sulla pragmaticità Bruno Tabacci e sulla concretezza Laura Puppato. Renzi viene attaccato da Bersani e da Vendola sul suo antico sostegno all’ad di Fiat- noi non gli avevamo creduto, ricordando entrambi – il sindaco si difende criticando Marchionne: “Sono deluso”, ammette. Poi contrattacca definendo “un tradimento dei cittadini” il varo della legge per i rimborsi elettorali dopo il referendum che aboli’ il finanziamento pubblico ai partiti. Sulle scelte economiche e sociali le linee sono simili: i cinque propongono una riforma della riforma Fornero sul mercato del lavoro, vogliono diritti per le coppie gay, anche se Vendola e Puppato parlano senza mezzi termini di matrimonio e adozioni mentre gli altri si fermano al modello tedesco. Tutti e cinque invocano la lotta all’evasione e la semplificazione degli adempimenti fiscali, chiedono ovviamente piu’ lavoro e piu’ possibilita’ per i giovani. I modelli sostanzialmente diversi arrivano quando si parla di future coalizioni. Il segretario Pd continua a pensare che sia possibile una alleanza con i moderati e chiarisce che non accetta “settarismi” perchè non si può regalare l’Italia “alla Lega, a Berlusconi, ai populismi”. No a Casini invece da Vendola: “Non ho pregiudizi ma nel mio governo non c’e’ posto per lui”. Caustico Renzi: “Di Casini ne abbiamo gia’ abbastanza noi”. Le alleanze, spiega, si dichiarano prima e non dopo sulla base delle convenienze.
Dopo le due ore di dibattito tv su Sky tra i ‘Fantastici cinque’ candidati alle primarie di centrosinistra, e’ gia’ guerra di sondaggi. Secondo un instant poll condotto dall’istituto Quorum in collaborazione con Repubblica.it. e’ sostanziale pareggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Secondo il 33% dei telespettatori il piu’ convincente e’ stato il segretario del Pd, seguito dal sindaco di Firenze al 31%. Secondo il 12% degli intervistati, ha invece prevalso Vendola. Solo il 5% ha indicato Bruno Tabacci e il 4% ha premiato Laura Puppato. Per il 15%, dal dibattito non e’ emerso nessun chiaro vincitore.