Domenica 11 novembre 2012, dalle ore 15.30 alle ore 19.00, presso il Mercure Hotel Delfino di Taranto, il dott. Claudio Pagliara, oncologo, ricercatore e scrittore, terrà una Conferenza su “La vera guarigione è la guarigione Spirituale: l’aghioterapia”. Coordinatore e Moderatore sarà il Dott. Enrico Pierangeli, Neurochirurgo ed oncologo. L’iniziativa si svolgerà nell’ambito del Convegno “Cultura e Spiritualità” e sarà ad ingresso gratuito. Pensa ad un iceberg. Metaforicamente la parte sopra il livello del mare rappresenta
la dimensione materiale/visibile dell’essere umano, la parte sommersa, invece, la sua dimensione psicologica, sociale, sessuale e spirituale. La medicina Tradizionale si interessa, nel fare la prevenzione, cura e riabilitazione, solo della parte che si trova sopra il livello dell’acqua, che, metaforicamente, rappresenta la dimensione biologica/corporea dell’essere umano. Come sicuramente sai il destino dell’iceberg, dipende anche da ciò che succede alla sua parte sommersa, oltre, naturalmente, alla temperatura dell’aria e dell’acqua in cui si trova. La Medicina Olistica, pertanto, per aumentare in modo incredibile l’efficacia e l’efficienza di un percorso di prevenzione e/o di guarigione, si occupa, oltre alla dimensione corporea, anche della dimensione psicologica, sociale, sessuale e spirituale dell’essere umano, e, naturalmente, dell’ambiente di vita e di lavoro.
Domenica 11 novembre a Taranto si parlerà dell’importanza di una delle dimensioni riferite e trascurate dal punto di vista terapeutico: la dimensione spirituale.
“Quando mi sono laureato in Medicina e Chirurgia – spiega il dott. Claudio Pagliara – nell’ormai lontano 1978, e, soprattutto, quando poi mi sono specializzato in Oncologia, non avrei mai pensato che un giorno avrei sostenuto, con profonda convinzione, che le battaglie contro le malattie e contro il cancro si vincono o si perdono, prima di tutto e soprattutto, sul fronte spirituale. Questa profonda verità – continua – è valida sia per la battaglia che, a livello individuale, oltre due milioni di italiani hanno combattuto o stanno ancora combattendo contro il cancro, ogni giorno, sia per la battaglia che, a livello sociale, dobbiamo affrontare per sconfiggere il cancro (il costo sociale dei tumori in Italia è di ben 36,4 miliardi di euro l’anno). Sai quanti esami sulla dimensione immateriale dell’essere umano dovevo affrontare per fare, prima il medico e poi l’oncologo? Nessuno! Si, hai capito bene: nessuno! La dimensione immateriale dell’essere umano, però, non è un inutile optional, o un accessorio insignificante. L’uomo non è fatto di solo corpo e non si nutre di solo pane.
In base alla mia attività di ricercatore ed alla mia lunga esperienza di oltre 30 anni di attività, dopo aver seguito migliaia di pazienti con tumore e seguito, personalmente e gratuitamente, a domicilio, centinaia e centinaia di pazienti con tumore in fase terminale, di ogni età, sesso, condizione sociale ed economica, posso indubbiamente affermare che la dimensione immateriale dell’essere umano ha un ruolo importante, e spesso decisivo, nella nascita e nell’evoluzione del cancro e di ogni malattia, in cui non sia compromessa la capacità di intendere e volere.
Ho visto gioire e soffrire – afferma Pagliara – ma essendo sempre stato convinto che nulla succede per caso, mi sono costantemente chiesto perché dei miei pazienti con tumore estremamente aggressivo sono guariti completamente o, comunque, hanno avuto un’evoluzione estremamente più favorevole del previsto, mentre altri pazienti, con una malattia molto più banale, hanno avuto un’evoluzione rapidamente sfavorevole. Qual’era la vera differenza che faceva la differenza?
Certamente sono stato favorito, in questa mio impegno di ricerca, dalla mia contemporanea attività di medico di famiglia, cosa che mi permetteva di conoscere anche i problemi intimi, personali, famigliari, sociali ed economici dei miei pazienti.
Libero dai condizionamenti derivanti dagli enormi interessi economici in campo nel mondo sanitario, ho capito che la dimensione immateriale dell’essere umano ha un ruolo fondamentale, se non decisivo, nella nascita e nell’evoluzione di ogni malattia. Ho capito verità che, nonostante la loro semplicità, novità, facilità di applicazione ed utilità, trovo difficoltà a diffondere, perché probabilmente grandi imperi economici potrebbero crollare, nel giro di breve tempo, come castelli di carta.
Le malattie rappresentano una risposta perfettamente normale ad un ambiente patologico e/o ad uno stile di vita patologico, frutto entrambi di uno spirito malato. Il medico cura, ma è il paziente che guarisce attraverso un percorso di amore e di verità, spesso nascoste o rimosse.
Quando i medici riconquisteranno l’anima – conclude – la medicina, oltre ad essere più umana, sarà più scientifica, più efficace e contribuirà alla salvezza di un mondo che rischia di autodistruggersi”.