E’ stata ridotta di 4 mesi in appello, con l’esclusione di un’aggravante, la pena inflitta a Salvatore Peluso, 50enne di Tricase accusato di usura ed estorsione. Sei anni e quattro mesi, con l’immediata concessione dei domiciliari.
Nel gennaio di due anni fa, l’imputato fu arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lecce su ordinanza di custodia cautelare, insieme ad altre due persone.
Queste ultime prossimamente dovranno ripresentarsi di fronte alla Corte d’ appello dopo che la Cassazione ha annullato con rinvio la precedente assoluzione.
L’inchiesta fu avviata in seguito alle denunce presentate da un commerciante 28enne di Tricase, titolare di una ditta di articoli per ufficio e per la scuola, che, in serie difficoltà economiche, accettò il prestito di 5mila euro, per poi ritrovarsi costretto a versare, sino all’estinzione del debito, 500 euro mensili quali interessi, pari al 120 per cento annui.
Ad assistere l’imputato, gli avvocati Luigi Piccinni e Marco Ruta.