Il Tribunale del Riesame di Lecce ha annullato il sequestro di una parte dei beni di Giovanni Vantaggiato, imprenditore 68enne di Copertino reo confesso dell’attentato alla scuola Morvillo di Brindisi, in cui il 19 maggio perse la vita la studentessa sedicenne Melissa Bassi.
I giudici hanno accolto l’istanza presentata dall’avvocato Angelo Pallara per conto della moglie di Vantaggiato a cui risultano intestate alcune proprieta’ che la Dda di Lecce ha ritenuto dovessero essere comunque sequestrate in quanto erano nella disponibilita’ dell’indagato. Si tratta, in particolare, della villetta a Copertino, dove la famiglia risiede, e del deposito di carburanti sulla strada per Leverano. Tali beni erano finiti sotto sequestro il 28 novembre scorso, assieme all’imbarcazione ormeggiata a Porto Cesareo, quattro locali commerciali, un conto corrente ordinario (con saldo attivo di 100 euro) e un deposito bancario amministrato (con saldo di 400.000 euro). I sigilli furono apposti dal Ros dei carabinieri e dalla Squadra mobile della Questura, in esecuzione di un decreto firmato dal gip Ines Casciaro su richiesta del procuratore della Repubblica di Lecce Cataldo Motta e dei sostituti di Lecce e Brindisi, Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza, che hanno coordinato le indagini sull’attentato alla scuola Morvillo e su quello all’imprenditore di Torre Santa Susanna Cosimo Parato. Proprio per quegli episodi Vantaggiato sara’ processato, a partire dal 17 gennaio, davanti alla Corte di assise di Brindisi.