Il Pd va fino in fondo: dopo il successo delle primarie per la selezione del candidato premier, si sceglieranno anche i parlamentari con lo stesso metodo. Pd e Sel sono d’accordo: il 29 e il 30 dicembre sono le date, fissate ufficialmente ieri, per la consultazione del popolo di centrosinistra.
Un’operazione democratica che neutralizza il verticismo del Porcellum coinvolgendo l’elettorato. Vendola ha già detto che «le primarie rilegittimano la politica». Per Sergio Blasi è una vittoria personale: il segretario regionale del Pd, qualche mese fa, aveva dichiarato di essere sicuro che i parlamentari da candidare sarebbero stati selezionati dagli elettori. «Rientro da Roma soddisfatto per il lavoro svolto dal Partito», ha dichiarato l’ex sindaco di Melpignano. «Sono felice, felicissimo per la scelta di svolgere Primarie per i parlamentari. La Puglia ha sostenuto da subito questa impostazione ed ero certo che Bersani l’avrebbe accolta. Questo nuovo bagno di democrazia farà bene al Pd e all’Italia».
Il segretario Blasi, in un comunicato stampa, spiega anche che la decisione di procedere in questo modo è stata presa dalla conferenza dei segretari regionali, «con cui Bersani ha sempre dialogato». «Aspettiamo la direzione nazionale che provvederà a licenziare il regolamento – conclude l’ex sindaco di Melpignano – successivamente il 21 convocherò la Direzione regionale per definire entro il 23 le liste di candidati e candidate che sottoporremo all’elettorato. Sarà ovviamente garantita la parità di genere con la doppia preferenza. Mi viene in mente un racconto di Erri De Luca dal titolo “Il peso della farfalla”, questo partito sembrava un pachiderma immobile e invece sta assumendo le sembianze di una farfalla che però quando si posa ha la sua consistenza e peso».
I candidati saranno selezionati dai partiti, dagli iscritti e dagli organismi territoriali, ma le regole su incompatibilità, numero di firme e requisiti, saranno i segretari regionali a stabilirle. Questo largo potere ai segretari regionali sta già scatenando qualche polemica. Non è stata ancora decisa la composizione delle liste e il sistema elettorale: probabilmente si sceglierà il proporzionale per garantire la parità di genere (uguale numero di vincitori tra uomini e donne).
Intanto, cominciano a circolare i nomi dei candidati alle primarie per il Parlamento: tra gli appartenenti alla giunta Vendola, per il Sel, è già in corsa l’assessore alle Risorse Agroalimetari della Regione Puglia, Dario Stefano, mentre con il Pd è già pronta a correre la vicepresidente Loredana Capone. Tra i salentini ci sono i dirigenti Pd: Cosimo Casilli, Cosimo Durante, l’avvocato Fritz Massa, la deputata uscente Teresa Bellanova, Umberto Uccella e, naturalmente, Sergio Blasi (il segretario Regionale si prepara da tempo alla ribalta nazionale). Tra i nuovi ingressi si segnala la presenza della vicesindaca di Otranto, Lavinia Puzzovio, e il noto amministrativista Gianluigi Pellegrino. Non mancheranno le polemiche e le frizioni, ma alla fine sarà la soluzione migliore per il centrosinistra, perché saranno gli elettori a decidere chi resterà a casa evitando a Blasi guerre intestine difficili da gestire.