La Lupiae Servizi, società in house al Comune di Lecce è salva ma cambia il piano aziendale. Saranno ridotte le ore lavorative e ci sarà un nuovo assetto tra i dipendenti in ordine ai prossimi pensionamenti. Aspetti tecnici ancora da concordare con i sindacati che hanno accettato il nuovo piano nonostante le reticenze iniziali.
“Non c’era scelta – ha commentato il direttore amministrativo durante il Consiglio di oggi nella discussione sull’approvazione della Delibera per il nuovo piano – la Lupie è costata al Comune nel passato triennio, oltre 5 milioni di euro con una perdita di 2 milioni che devono rientrare a fronte della soppressione dell’azienda stessa”La Lupiae, dopo i provvedimenti del governo centrale sul contenimento della spesa delle amministrazioni locali, andava incontro a morte sicura o nelle mani dei privati, a meno che non si tratta di società che risponde ad esclusivo interesse pubblico. In tal caso si può mediare ed è questo il percorso che il Comune di Lecce ha intrapreso per salvare le sorti della società e dei suoi dipendenti. Ci si dovrà tuttavia accontentare, ci saranno riduzioni in vari ambiti e figure professionali, dirette o indirette, i cui ruoli saranno riconsiderati in virtù di un ritorno di cassa di due milioni di euro per il Comune. Riduzione anche per i compensi dei dirigenti che dovranno avere pari importo tra i componenti del CdA e del collegio sindacale, come stabilito nell’emendamento aggiuntivo presentato durante il Consiglio.
Perplessità sono giunte dalla minoranza di Palazzo Carafa sulla riconversione dell’azienda. Salvemini, Capone e Rotundo hanno sostenuto la teoria di Melica secondo cui, a fronte di una futura crisi aziendale, il Comune dovrà impegnarsi al salvataggio della stessa ad ogni costo. Il consigliere di Lecce Bene Comune ha poi fatto una valutazione in merito ai mezzi di cui la società dispone per l’espletamento dei servizi pubblici a cui dovrebbe far fronte. L’acceso dibattito che ne è seguito non ha intaccato la Delibera passata con 19 voti favorevoli e 6 astenuti tra la minoranza. Il consigliere Udc Melica ha invece votato a favore.