Non c’è quasi commento per la prestazione del Lecce a Salò. Forse abbiamo visto una partita surreale o inesistente, oppure eravamo su “Scherzi a parte”…
No, purtroppo non eravamo su “ Scherzi a parte “ ma abbiamo giocato (o fatto finta di giocare) una partita che valeva i tre punti. Lerda ha assunto su di sé tutte le responsabilità della sconfitta, Tesoro vuole sapere cosa stia succedendo, ma anche noi, che siamo rimasti basiti, vorremmo capirci di più. Forse siamo responsabili anche noi tifosi per aver fatto una sopravalutazione della squadra ma,via! quattro reti di scarto, senza alibi giustificativi, lasciano di stucco e rendono difficile ogni commento.
Lo rendono difficile a me che in settimana mi ero lasciato andare a qualche nota di umorismo proprio sul Feralpi squadra della quale avevo ironizzato proprio sul nome anche se, quasi per un presentimento, associavo il termine Feralpi a ferocia temendo, quindi, un comportamento in campo molto aggressivo e determinato cosa poi che si è puntualmente verificata. Si è vero mi sento anch’io responsabile, nonostante la mia indole da Cassandra in campo calcistico, di aver forse ecceduto nel credere che questi giovanotti, per me lo sono anche i trentacinquenni, avessero anche sufficienti cellule grigie per capire che ci sono dei limiti etici oltre i quali è bene non andare. Rammento alla tifoseria che domenica scorsa si ricordava la scomparsa di due grandissimi difensori, Lo Russo e Pezzella, scomparsa che “doveva” comunque essere nei cuori di chi stava in campo anche se nessuno li conosceva, e che obbligava gli aventi causa ad impegnarsi oltre ogni limite per onorare al meglio questi due bravissimi atleti che hanno sempre onorato la maglia del Lecce. Questo non è accaduto ed allora sono costretto a presumere che, per quanto attiene a valori etici, forse stiamo sotto la media; non è con il ricordo che si vincono le partite, ma il ricordo può anche servire come motivazione.
Il signor Giuseppe Pasini, che ricordo essere il presidente del Feralpi, ha testualmente affermato:”La vittoria sul Lecce resterà nella storia della nostra società e della città di Salò” Non c’è male come motivazione! Allora questi giovanotti quando capiranno che tutte le squadre giocano contro il Lecce con il coltello fra i denti e che, pertanto bisognerà essere pronti a saper rintuzzare la loro veemenza? Vedere la prima rete subita dal Lecce è da proiezione didattica al corso allenatori di Coverciano per stigmatizzare a cosa può portare la supponenza nel gioco del calcio; badate sono errori, è vero, ma sono errori di “testa”. Non accetto che Lerda si limiti a dire essere responsabilità soltanto sua in quanto allenatore, anche se lo capisco, ma vorrei che in concreto chi sbaglia paghi.
Di questa partita rimane il ricordo della velocità doppia rispetto a noi che gli uomini del Feralpi hanno messo in campo, rimane il ricordo degli scempi difensivi e rimane l’immagine del tentativo di scuse fatto dalla squadra. Dico tentativo perché i tifosi accetteranno le scuse quando ci saranno prestazioni che non si avvicinino lontanamente a quella fornita a Salò. Siamo stati capaci a far dare un titolo di un famoso film del dopoguerra, “Miracolo a Milano”, ai tifosi di Salò che lo hanno trasformato in “Miracoli a Salò” grazie alla gentile concessione del Lecce che ha concesso due reti al Miracoli. Forse il Lecce meriterà il premio per la bontà dimostrata ma, certamente i tifosi non meritano lo scempio visto per l’occasione. A questo punto solo un consiglio: attenti al Sudtirol!