E’ stato processato per direttissima e condannato a due anni di reclusione Sandro Mirra, 38enne di Nardò, arrestato per un furto consumato all’interno dello studio legale di un avvocato del posto.
L’uomo, difeso dall’avvocato difensore Ezio Maria Tarantino, ha patteggiato la pena dinanzi al giudice del Tribunale di Lecce, Giuseppe Biodni, e al termine del processo ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il giudice ha riconosciuto all’imputato l’attenuante per aver nel frattempo risarcito l’avvocato. Una segnalazione di furto arrivò intorno alle 4.30 della notte in via Pasolini presso lo studio di un legale del posto. Forse accortosi della presenza degli agenti Mirra cercò di allontanarsi per le vie limitrofe ma la sua fuga terminò poco dopo perché un terzo agente, seguendo un diverso percorso, riuscì ad intercettare il fuggitivo sbarrandogli la strada, bloccandolo e immobilizzandolo dopo aver esploso un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio. Mirra, prima dell’intervento degli agenti di polizia, aveva messo da parte un computer e accessori vari, trafugati dallo studio legale e racchiusi in una busta di plastica adagiata su un muretto. Ma l’intervento della polizia bloccò i suoi piani.