Erik Carrozzo è morto per un’insufficienza cardio-respiratoria. E’ quanto accertato dal medico legale Roberto Vaglio nel corso dell’autopsia (durata circa tre ore) effettuata sul corpo del giovane 16enne di Melendugno, deceduto sabato pomeriggio nel reparto di rianimazione per uno stato febbrile
ormai cronico. Bisognerà effettuare tutti gli accertamenti di laboratorio, gli esami micro-biologici sul sangue, sui tessuti, sugli organi perché il medico possa comprendere per quale causa (virale o batterica che sia) abbia portato al decesso del giovane. L’ipotesi è quella di un micro-organismo e l’eventuale virus dovrà essere isolato. All’esame autoptico, come consulente della famiglia, era presente il dottore Giampaolo Mazzeo di Melendugno. Per ora, così come dichiarato da alcuni parenti presenti questa mattina al terzo piano del tribunale, non viene ipotizzata alcuna responsabilità a carico dei medici. I familiari di Carrozzo, con il loro esposto presentato sul tavolo del pubblico ministero Emilio Arnesano, intendono seguire semplicemente l’evolversi dei fatti. Il giovane, a poche ore dal suo decesso, aveva annunciato su Facebook che se la terapia fosse andata bene tra cinque giorni sarebbe tornato a casa. Sul social network la notizia della morte del giovane è rimbalzata in pochissimo tempo e ha gettato nello sconforto un’intera comunità. Il caso per conto della famiglia del giovane è seguito dall’avvocato Ilaria Montinaro.