“Non c’è più Religione”, diceva qualcuno, e probabilmente aveva ragione se a essere colpiti non sono solo le statuine dei presepi ma anche i luoghi sacri per eccellenza, come le Chiese, e per di più nel periodo di Natale.
Un calice, di una pisside in argento, risalenti al ‘600, e di una brocca in acciaio: questo è il bottino che il ladro era riuscito a portare via ieri sera al termine della Santa Messa nella Chiesa dell’Addolorata a Taviano. Al malvivente però è andata male. Infatti, dopo aver nascosto il bottino sotto la giacca, ha cercato di dileguarsi, nel più religioso silenzio, ma un carabiniere della Stazione di Salve, libero dal servizio, ha notato la scena ed è intervenuto prima che il ladro uscisse da quel luogo. Lo ha raggiunto e bloccato, chiamando i colleghi di Taviano. Durante queste fasi, inoltre, i militari hanno acquisito informazioni circa una tentata rapina commessa poco prima all’esterno della Chiesa. E così, dopo una tempestiva attività investigativa, l’uomo, un trentunenne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, Enrico Luca Santoro, oltre al furto aggravato, è stato riconosciuto anche quale autore di quest’ultimo reato ai danni di una trentaseienne del luogo la cui pronta ed inaspettata reazione alle minacce di morte del reo di morte, qualora non avesse lasciato la borsetta, lo aveva costretto alla fuga.
Il 31enne ora si trova agli arresti domiciliari.