Accettata la costituzione delle parti civili, il processo nato dall’inchiesta su “Punta Grossa”, il villaggio turistico da 50 milioni di euro, in odor di abuso edilizio in area protetta, sotto sequestro dal 15 novembre del 2011, si trasferirà a Lecce.
La prossima udienza si terrà si terrà il 15 aprile prossimo, davanti al giudice Roberto Tanisi. Una decisione assunta per ragioni di opportunità, legate all’elevato numero di imputati coinvolti, 130 in tutto.
Contro di loro si sono costituite Legambiente e l’associazione ambientalista“Italia Nostra”.
Tra gli imputati, coinvolti nell’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Antonio Negro, compaiono, oltre al sindaco dell’epoca Luigi Fanizza e al costruttore del villaggio, l’imprenditore Fernando Iaconisi, i funzionari dell’Ufficio tecnico comunale Cosimo Coppola e Giovanni Ratta, i progettisti dei lavori Claudio Conversano e Cosimo Nestola, e tre funzionari della Regione Puglia.