“Io con la rapina a Frigole non ho nulla a che vedere”. Si è giustificato così Alex Spedicato, il 20enne di Carmiano, arrestato nella giornata di mercoledì scorso dagli agenti della squadra mobile di Lecce.
Il giovane, difeso dagli avvocati Laura Minosi e Giovanni Erroi, ha riferito che quel giorno si trovava a Lecce e i suoi legali hanno chiesto che venga sequestrato il Gps della sua auto per rilevare gli ultimi movimenti del giovane. E’ stata anche avanzata richiesta di alleggerire la misura cautelare in carcere con i domiciliari. secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile, Spedicato non esitò a puntare la pistola in pieno volto della sua vittima nel corso della rapina di Frigole. E’ un retroscena emerso nelle ore immediatamente successive al suo arresto. Spedicato, secondo quanto denunciato dalla vittima, avrebbe minacciato la donna di spararle in pieno volto e la colpì ripetutamente con schiaffi e pugni. Inoltre il presunto rapinatore avrebbe spinto e chiuso nel bagno la donna per alcuni minuti mentre dialogava con un complice al quale avrebbe dichiarato: “Non ha soldi questa!!Non vuole cacciarli…tu mi avevi detto che ce li aveva…”. Al che il compagno gli avrebbe risposto: “Rompi tutto così gli caccia”. Spedicato, però, dopo aver messo a soqquadro l’intera abitazione, avrebbe continuato a minacciare la donna e sua figlia dicendo: “Sbrigati a darmi i soldi e gli ori che se dovesse arrivare tua figlia la riempio di botte e la lascio distesa per terra vicino a te”. L’identificazione di Spedicato da parte della vittima, poi, avvenne in Questura quando una foto del presunto rapinatore venne esibita alla donna.