Ha ottenuto gli arresti domiciliari Marco Galati, 29enne di Supersano, figlio del collaboratore di giustizia Silvano, arrestato nell’ambito della retata compiuta il 2 ottobre scorso che ha consentito di smantellare un presunto sodalizio dedito ad attività illegali nella zona del sud Salento.
Il giovane, così come richiesto dal suo avvocato difensore Mario Ciardo, ha potuto lasciare il carcere a distanza di oltre cinque mesi perché nel frattempo sono venute meno le esigenze cautelari. E’ quanto deciso dal gip Vincenzo Brancato che ha disposto l’attenuazione della misura cautelare accogliendo il parere favorevole del pm Giovanni De Palma. Il giovane rispondeva di due episodi di 73, ossia detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. In totale finirono in manette cinque ragazzi, tutti di età compresa fra i 28 ed i 34 anni, definiti dagli investigatori le “nuove leve della criminalità”. L’indagine, condotta dagli uomini del Commissariato di Taurisano, diretti dal Vicequestore aggiunto Salvatore Federico, ha preso le mosse dal tentato omicidio avvenuto nel gennaio dello scorso anno a Supersano, davanti ad un bar del centro. Nel mirino finì 35enne del posto, Marco De Vitis, illeso nonostante i 5 colpi di fucile esplosi al suo indirizzo. Per quel gesto fu indicato come presunto responsabile Antonio Galati. Nella giornata di ieri doveva celebrarsi l’udienza preliminare dinanzi al gup Vincenzo Brancato ma per un difetto di notifica la discussione è stata rinviata al prossimo 4 marzo.