Risveglio travagliato per le volontarie dell’Associazione Nuova L.a.r.a che questa mattina si sono viste recapitare dai Vigili Urbani l’ordinanza di trasferimento immediato di dieci cani alla volta del canile privato di Casarano.
Tra la confusione e il rammarico generale, le volontarie, in presenza del Presidente stesso dell’Associazione, Paola Gorgoni, hanno collaborato con gli addetti del Pronto Intervento Cinofilo al fine di agevolare la riuscita dell’intervento per il bene degli animali, già fortemente scossi e agitati.
Nonostante il massimo impegno da parte dei Vigili Urbani al fine di rendere l’esecuzione di tale ordine, già preventivamente comunicato a mezzo fax, più sopportabile dal punto di vista dei tanti animalisti accorsi per verificare l’accaduto, la confusione generale non permetteva di comprendere al meglio le ragioni di tale intervento.
Raggiunto telefonicamente l’Assessore alle Politiche Ambientali Andrea Guido, cerchiamo di fare luce su quanto si stava effettivamente verificando nell’area adiacente il Canile Sanitario: “Abbiamo dovuto disporre lo spostamento dei cani perché l’area in questione non è più di proprietà del Comune di Lecce”, ci spiega prontamente. Sembra infatti essere accertata la notizia che l’area dove erano presenti i dieci cani, sia stata regolarmente assegnata a Sgm e di conseguenza non più di pertinenza del Comune, che deve anzi procedere al più presto alla rimozione della struttura utilizzata come riparo per i cani. L’Assessore Guido spiega inoltre che è nel suo interesse tutelare gli animali e che, nonostante l’attuale situazione di profonda crisi, sta cercando di disporre quante più risorse possibili al fine di salvaguardare il bene degli stessi, nel limite dei suoi mezzi che, ci tiene a precisare, sono sempre soggetti alla volontà dei cittadini a cui deve rendere conto.
Unanime sorge però la domanda: “Perché spostare gli animali in un Canile privato a Casarano e non utilizzare il Rifugio Aura, pronto e autorizzato regolarmente?”. La questione torna inesorabilmente sempre sugli stessi temi, abbondantemente trattati dalla stampa nelle ultime settimane, che vedono la situazione del Canile Sanitario al centro di un’insostenibile disputa dove a pagarne le conseguenze sono i 160 cani ospiti della struttura che versano attualmente in condizioni critiche. Letteralmente stipati nei box e nei recinti improvvisati dai volontari, anche le aree adibite al passaggio e i magazzini sono utilizzati per la degenza provvisoria dei cani. Un sovrannumero che non consente ulteriori ritardi da parte delle istituzioni, una situazione che, come cita la frase impressa all’entrata della struttura, richiederebbe quasi un miracolo ma che con l’impegno continuo dei volontari della Nuova L.a.r.a riesce a limitare quelle che potrebbero essere le conseguenze dell’evolversi di questa sgradevole vicenda.
“Bisogna attendere l’uscita del bando”, spiega l’Assessoreche precisa che lo spostamento presso il Rifugio Aura non può essere autorizzato proprio per questo motivo ma che, in collaborazione con l’Associazione Randage, si sta procedendo alla stesura delle condizioni nell’interesse degli animali.
Una situazione che lascia spazio a molti dubbi per chi vorrebbe al più presto vedere un lieto epilogo della questione in favore di una risoluzione consona ed adeguata per i cani presenti al Sanitario.
In attesa dei dovuti chiarimenti da entrambe le parti e nella speranza di una celere risoluzione del problema, facciamo presente che i dieci cani destinati al trasferimento sono immediatamente rientrati in circostanze non del tutto chiaree sulle quali non è possibile esprimersi con cognizione.
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Canile sanitario di Lecce: trasferiti dieci cani, anzi no
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