Dopo una lite tentò di uccidere il vicino di casa con una mannaia. Rocco Sciurti, 64enne di Tricase, è stato condannato in abbreviato a sei anni di carcere con le accuse di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
La condanna è stata emessa dal gup Vincenzo Brancato che si è allineato alla richiesta del pubblico ministero, Antonio Negro. L’avvocato dell’imputato, il legale Tony Indino, aveva chiesto che il reato di tentato omicidio venisse riqualificato in lesioni dolose aggravate e, in ogni caso, il minimo della pena considerata la diminuente prevista dal rito alternativo. La parte civile, Stefano Luigi Martina, di 26 anni, rappresentata dall’avvocato Claudio Pispero, verrà risarcita in separata sede e nel frattempo non è stata disposta alcuna provvisionale. La feroce aggressione risale al 3 settembre dello scorso anno nella zona popolare della 167 di Tricase. La lite non degenerò sol perché i carabinieri riuscirono ad intervenire bloccando l’aggressore. La baruffa venne scatenata per problemi di vicinato ma quella sera sfociarono in malo modo. Sciurti raggiunse l’abitazione del vicino armato di mannaia e lo colpì in testa e solo il tempestivo intervento dei carabinieri consentì di bloccare l’aggressore e di evitare conseguenze ben peggiori. Martina dovette fare ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale “Panico” di Tricase in codice rosso mentre Sciurti venne bloccato, seppur a fatica, dai carabinieri prima che potesse assestare il colpo di grazia al suo “rivale”. Nel corso dell’interrogatorio di convalida dinanzi al gip Giovanni Gallo, l’anziano riferì di aver avuto quella reazione così eccessiva perchè, in precedenza, era stato più volte deriso e sbeffeggiato. L’anziano, però, rimase in carcere dove si trova tuttora.