I Miserabili (Les Misérables) di Victor Hugo è considerato uno dei romanzi fulcro del XIX secolo europeo. L’opera narra il ventennio di storia Francese post Restaurazione(1815- 33), con flashbak sulla Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche, la Battaglia di Waterloo e sulle vicende politiche della Monarchia di Luglio.
Dopo ben ventisette anni dalla sua prima apparizione come musical sui palcoscenici Londinesi, Les Misérables approda sul grande schermo e concorre alla corsa per aggiudicarsi l’oscar. Quella di Tom Hooper (premio oscar nel 2010 con il film Il discorso del re)è una straordinaria rilettura del romanzo di V. Hugo e del successivo musical. La pellicola racconta la storia di persone cadute in basso, ex galeotti, studenti poverissimi e prostitute, la fascia più miserabile e povera della società francese dell’epoca che non rinunciano alla speranza di un esistenza migliore e lottano per l’indomabile bisogno di libertà e eguaglianza. Hugh Jackman interpreta l’ex detenuto Jean Valjean che, scontato diciannove anni di reclusione per aver rubato un tozzo di pane per sfamare la sua famiglia, esce di prigione, cambia identità e dedica la propria vita ad aiutare le persone più deboli, compresa la sfortunata Fantine(Anne Hathaway) costretta a vendere il proprio corpo per sfamare la sua bambina,Cosette (Amanda Seyfried),successivamente presa in adozione dall’ex detenuto diventato sindaco e onorabile imprenditore della cittadina Montrevil Sur Mer. Russel Crowe interpreta l’implacabile ispettore Javert, che indurito da anni dedicati alla vigilanza in carcere e convinto che un ladro non può diventare un gentiluomo, perseguita inesorabilmente, facendone l’unica sua ragione di vita, J.Valjean. Les Misérables è un continuo inseguimento tra Javert e Valjean, concepito come un musical e plasmato come un opera. Emozionante da ascoltare sia con le orecchie che con il cuore, la pellicola è stata girata e diretta rinunciando al play back per una immediatezza e trasporto incomparabilmente maggiori per lo spettatore. Per il pubblico è sorprendente scoprire le doti canore di Crowe e di tutti gli altri grandi attori. La regia di Tom Hooper sceglie quindi di lasciare tutto lo spazio narrativo alla musica escludendo i dialoghi, e parallelamente di valorizzare scenografie e spettacolari coreografie che offrono un impatto visivo da oscar.