La nuvola? Si sa: o si fa avanti con impeto per far piovere, dopo tanto calore, un po’ di freschezza oppure si avvicina lentamente a noi, forse solo per donare sprazzi di chiarezza al nostro sguardo “accecato dal cielo”; ancora, può allontanarsi, spinta da un grande vento incontrollabile, per lasciare il posto al sole, il sole del nostro Salento. A volte sparisce, è invisibile ai nostri occhi: “è il silenzio che accoglie ogni respiro di chi giunge in questa terra e la percorre a piedi e non”.
“SalentoSilente l’Arte sosta in luoghi storici”, giunto alla sua seconda edizione, è arrivato così, come un alito di vento che, incontrando i giusti respiri, si è riempito di suggestioni e sentimenti, ora di luce, ora di ombre, di chiarezza e di mistero, portando con sé, e talora meravigliosamente lasciando, pezzi del suo vivere.
Ed il volume d’Arte, presentato nella serata di mercoledì 13 febbraio, a Lecce, presso lo storico Teatrino dell’Ex Convitto Palmieri, piazzetta Carducci, rappresenta il “corollario” di un progetto “di fine estate” lungo cinque tappe, la “testimonianza” di un cammino, anche poetico, che ha illustrato, descritto, narrato la storia di cinque dimore di questa nostra antica terra salentina, tra palazzi, conventi e castelli antichi, divenuti il “palcoscenico” di un equilibrio tra i respiri dell’arte pittorica, scultorea, fotografica e la letteratura.
SalentoSilente: un progetto organizzato dalla “Galleria D’Arte Stomeo” di Martano, “L’Officina delle Parole” di Lecce in collaborazione con la Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, Alessia Ferreri, e con il patrocinio dei Comuni che hanno ospitato la Rassegna: Castrignano de’ Greci, Collepasso, Minervino, Palmariggi, Sternatia, nonché della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e dell’Università del Salento.
Un volume, dunque, di arte, poesia e storia – Edizioni “L’Officina delle Parole” – con progetto editoriale e testi a cura della giornalista e critico d’arte Pompea Vergaro.
“Il vento è l’unico a rompere quel silenzio” – ha affermato Pompea Vergaro – “e sappiamo anche, riprendendo un pensiero di Seneca, che «nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare». E noi, con ‘SalentoSilente’, accompagnati ora dal silenzio ora dal vento, abbiamo sempre saputo quale direzione intraprendere, pronti anche a cambiarla, qualora il vento ci soffiasse contro, e decisi a riprendere la rotta che ci conduceva lungo un viaggio il cui timone era guidato dall’Arte, sostenuto dalla storia, dalla poesia e dalla profonda e sicura passione di tutti colori che hanno riposto fiducia nel progetto, per giungere e sostare in castelli, conventi e palazzi che hanno spalancato le loro stanze”.
E tra i “rigorosi” ringraziamenti ed il profondo sentimento di gratitudine volto a tutti gli artisti, musicisti che hanno preso parte alla Rassegna, ed alle “magiche atmosfere” del tango regalatoci anche dai cortometraggi di Maurizio Mazzotta, Gianna Stomeo ha con fierezza espresso: “Alla fine del percorso, dopo tante fatiche e trepidazioni, ci sentiamo appagati, soprattutto perché sostenuti da un indubbio e vero amore per l’Arte e la nostra terra”.
Solo pochi minuti ed il “bel viaggio” nel quale Pompea Vergaro intendeva condurci era già cominciato. Quella nuvola era accanto a noi, con noi. Sedie di colore bianco, luminose, accolte dal caldo respiro della pietra leccese: un teatro senza finzione. Ad un tratto ci si accorgeva della disposizione a triangolo di tre voci femminili, quasi a “ricercar quel numero dell’antica perfezione”. Le loro parole, i loro versi declamati sembravano divenire l’eco della profondità e del pensiero di ogni artista, scambio, condivisione con il pubblico. Erano le voci di Elisabetta Opasich, Mirella Raganato e Pamela Serafino che “ad intermittenza” hanno lasciato il posto ad un pensiero specifico, al “timbro” di “SalentoSilente”, proponendo alcuni fra i testi poetici che accompagnano le opere di 73 artisti lungo le pagine del volume. Poesie declamate sullo sguardo di fiori intarsiati, che hanno travolto il pensiero negli “occhi” di un dipinto presente in teatro: “un nero cavallo”. Sull’onda de “li pinzieri” di Francesco Galasso, ritornava nuovamente “štu jentu”, poi il silenzio.
Tra gli artisti ed i poeti, quest’ultimi in totale 23, provenienti da tutta Italia, spiccano la giovanissima pittrice di 10 anni, Giulia Chiriatti, e la poetessa Francesca Perrone, di soli 16 anni.
Salento Silente: “Meraviglioso”: questo il suo grande abbraccio di saluto che ha ricordato, sulle note e sul singolare sentimento “declamato” di Domenico Modugno, la semplicità dell’amore.
“Ho letto questo libro con molta suggestione, devo dire. Grazie a questi progetti i nostri bellissimi contenitori culturali sono pieni di cultura e di contenuti” – ha affermato la Consigliera di Parità. E, con lo stesso desiderio di Alessia Ferreri, ci auguriamo che “SalentoSilente”, sempre “in viaggio nel mondo”, possa diventare una tradizione, un “fiore” che ogni anno “splende con il suo sorriso” sempre nuovo.
SALENTO SILENTE
Il tuo silenzio
è un tacere fatica
pane strappato
ai bruni campi ossuti.
È sonoro, caparbio
pentagramma
inciso su volti
plasmati dal sole
fidati, antichi
come i tuoi ulivi silenti
scolpiti dal vento
da parole taciute
e senza pianto
Nella luce violenta
è il tuo destino…
Terra di poesia e tragedia
dove sanguigne more
rosseggiano caparbie
tra i rovi riarsi
ed i bianchi muretti.
Scivola il tempo
plana
nelle ferme stagioni
d’un sonoro silenzio
che l’anima azzittisce.
…ma la radice, contorta,
ricerca la sua fonte.
Eliana Lista