Continuo l’impegno degli uomini della Capitaneria di porto di Gallipoli finalizzato a contrastare le frodi alimentari sul pescato. In primis nella fitta rete degli accertamenti è finito un ristoratore che proponeva ai propri clienti “tonno pinna gialla” per “tonno rosso”, prodotto ittico, quest’ultimo di maggior pregio.
Di fatti la pesca del tonno rosso è vietata ed è consentita in particolari periodi dell’anno soltanto su disposizione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
I militari della Capitaneria di porto di Gallipoli hanno pertanto provveduto a sequestrare il prodotto ittico in questione deferendo all’Autorità Giudiziaria il titolare del ristorante.
Inoltre durante gli accertamenti effettuati presso il mercato settimanale di Gallipoli, i militari della Capitaneria di Porto insieme agli agenti della Polizia Municipale, hanno individuato due venditori ambulanti che, oltre ad esercitare abusivamente l’ attività commercializzavano prodotto ittico di taglia inferiore alla minima consentita per legge. I militari hanno provveduto al sequestro penale del prodotto sottomisura ed al sequestro amministrativo del restante prodotto ittico che, giudicato idoneo al consumo umano da parte dell’ASL di Gallipoli, veniva successivamente donato in beneficenza all’Istituto delle “Suore Carmelitane” Monastero di Santa Teresa sito in Gallipoli.