Pochi giorni sono trascorsi dal trasferimento di trenta cani dal Canile Sanitario di Lecce presso il Rifugio Aura dove, in seguito all’accordo con l’Assessore alle Politiche Ambientali Andrea Guido, i volontari dell’Associazione Nuova Lara sono riusciti a realizzare parzialmente il progetto che mirava al completo spostamento degli animali.
Le telecamere del Corriere Salentino hanno recentemente documentato una situazione allo stremo, una struttura non più in grado di assolvere i propri compiti a causa di un grave sovraffollamento dovuto all’impossibilità, per un cavillo burocratico che attendeva l’uscita di un bando per risolversi, di concludere un differimento dell’attività dell’Associazione presso il nuovo Rifugio, più consono e adatto allo svolgimento di tale attività. Ricordiamo inoltre che il Canile Sanitario non poteva legalmente occuparsi dei cani in esubero, essendo tarato per un numero massimo di 40 ospiti (previsti da Delibera di Giunta Regionale Puglia 28/12/95 n. 6082 per le città oltre i 100.000 abitanti) che, superato il periodo di 60 giorni, doveva ricollocare presso una struttura-rifugio.
Non si placa dunque l’attenzione nei confronti del Sanitario che questa mattina ha ricevuto gli agenti del N.I.P.A.F. del Corpo Forestale dello Stato, i quali hanno eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo della struttura, considerata dall’Asl di Lecce pericolosa per la salute degli animali e per chi svolge il proprio servizio all’interno. L’operazione stessa è avvenuta in seguito ai controlli effettuati dal reparto forestale che oltre ad un sensibile sovrannumero di cani presenti, circa 120, ha constatato dei gravi problemi strutturali dell’edificio che versa in condizioni fatiscenti, causando una precaria e poco sicura condizione lavorativa all’interno, nonché un’inattuabilità di un adeguato servizio a discapito delle condizioni igienico-sanitarie e a danno degli animali.
Il sequestro dei locali, disposto dal Gip Carlo Cazzella, ha reso finalmente possibile il tanto atteso trasferimento dei cani presso il Rifugio Aura, consentendo all’Associazione Nuova Lara di continuare il proprio lodevole lavoro presso la struttura, considerata legalmente a norma e già di proprietà della medesima.
“Detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura” e “Omissione di atti d’ufficio” sono le pesanti accuse rivolte verso ignoti che il Pm ha attualmente previsto in attesa di un’ulteriore evoluzione del caso che porti all’identificazione dei reali responsabili di quanto accaduto e ripetutamente denunciato dagli animalisti.
Il decreto del sequestro parla infatti di una situazione abbondantemente descritta dalla nostra testata giornalistica già in precedenza: animali ospitati in locali non idonei allo scopo quali bagni, uffici, corridoi, spogliatoio, stanze, vano scala, terrazzo e ambulatorio; mancata separazione degli animali affetti da Leishmania; mancato trasferimento dei cani presso un rifugio superati i 60 giorni previsti dalla legge e mancata manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso.
Queste alcune delle motivazioni che hanno portato a tale provvedimento, nonostante pare sia in fase di accertamento la notizia che il canile continuerà comunque a svolgere le funzioni a cui è chiamato e quindi sala operatoria, ambulatori e reparto box potrebbero restare operativi.
L’Assessore Andrea Guido prende atto dell’intervento della magistratura con rammarico: “Spesso gli iter amministrativi impongono svariati passaggi che non fanno altro che allungare enormemente i tempi impiegati per la risoluzione delle problematiche. Prendo atto del decreto firmato dal gip Cazzella, provvedimento senza ombra di dubbio necessario: tuttavia, mi rammarico del fatto che tale decreto sia arrivato proprio quando la situazione volgeva verso una soluzione definitiva. L’iter per la riorganizzazione e l’affidamento del servizio, infatti, era in dirittura d’arrivo. Il bando era stato finalmente pubblicato e cominciavano già ad arrivare le prime buste. Di qui a breve avremmo espletato la gara e saremmo giunti nei tempi tecnici ad un’aggiudicazione. Oggi, con questo intervento della Magistratura, è come se si fosse tamponata momentaneamente l’emergenza ma il problema rimane e andrà risolto in via definitiva e una volta per tutte in altre sedi”.
Tempestivo anche l’intervento di Floriana Catanzaro, vicepresidente dell’Associazione Nuova Lara che, con notevole soddisfazione, rende il giusto merito alla magistratura: “Siamo coscienti del fatto che l’assessore Guido abbia ereditato una situazione a dir poco drammatica, ma gli interventi di manutenzione, necessari affinché la struttura non divenisse fatiscente e la situazione non degenerasse, si sarebbero dovuti predisporre già da tempo da parte dell’Ufficio comunale competente. Sappiamo anche che la burocrazia spesso è d’intralcio quando occorre intervenire con repentinità ma confidiamo nella disponibilità dimostrataci dall’assessore Guido affinché non si ripetano mai più situazioni del genere. Un plauso senza dubbio alla magistratura leccese che ha dimostrato attenzione e sensibilità nei confronti del problema”.
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