E’ finito sotto processo con l’accusa di omicidio colposo Enrico Greco Marzano, un 24enne di Cutrofiano responsabile della morte di William Rosario Palmisano, 68enne originario di Aradeo, deceduto a causa delle gravi conseguenze riportate in un incidente stradale dopo aver trascorso un anno in coma. L’approfondimento dibattimentale è stato disposto dal gup Cinzia Vergine e il processo si aprirà nel prossimo mese di giugno dinanzi al giudice del Tribunale di Galatina. Il giovane è finito nei guai sulla scorta di una denuncia penale presentata in Procura dall’avvocato della moglie e del figlio della vittima, (il legale Ubaldo Macrì. L’incidente si verificò in pieno centro abitato di Cutrofiano e risale al primo pomeriggio del 17 agosto del 2009. L’anziano, secondo quanto accertarono i vigili urbani del luogo, si trovava alla guida del proprio ciclomotore, un Aprilia quando, in prossimità di un incrocio, venne travolto da una Seat Cordoba, guidata proprio dal 24enne. L’impatto fu particolarmente violento. Palmisano venne soccorso dai medici del 118 ma, a causa delle gravissime lesioni, dopo un’agonia durata un anno, il suo cuore cessò di battere. Con la morte dell’anziano venne depositata una denuncia in cui si ipotizzava l’accusa di omicidio colposo a carico del conducente dell’auto che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di Greco Marzano. Secondo l’accusa, infatti, le responsabilità del sinistro si devono imputare al neo-imputato perché, giunto all’altezza dell’incrocio, pur beneficiando del diritto di precedenza, avrebbe tralasciato di ridurre la velocità finendo per investire il motociclo guidato dall’anziano che aveva già occupato l’incrocio. Nel corso dell’udienza, l’avvocato difensore di Marzano Greco, il legale Andrea Scarpellini, aveva chiesto il non luogo a procedere. I familiari dell’anziano, invece, si sono costituti parte civile. Gli stessi parenti hanno chiesto ed ottenuto di poter citare l’assicurazione dell’auto di Greco Marzano quale responsabile civile, che si è costituita tramite l’avvocato Vittorio Vernaleone.
F.O.