Il patron del “Premio Barocco”, subito dopo aver appreso della sentenza inflitta a suo carico, ha voluto precisare che l’onere del pagamento del catering in questione era stato assunto da uno degli sponsor dell’edizione 2006 del Premio, sponsor poi “dileguatosi” al momento del pagamento del debito
contratto dall’organizzazione di una serata di gran gala nell’ambito della rassegna del “Premio Barocco”. Quella sera, era il 6 giugno del 2006, all’interno dell’esclusivo ristorante “Terenzano Club”, sulla provinciale Alliste-Torre San Giovanni, erano presenti vari personaggi del mondo dello spettacolo. Così, dopo vari solleciti, Cartenì è stato chiamato in giudizio davanti al Tribunale Civile di Casarano e le ragioni della pasticceria “Maggio”, assistita dall’avvocato Giacinto Mastroleo, sono state accolte con la sentenza emessa dal Giudice Maria Paola Sanghez che, giovedì scorso, ha disposto il pagamento della somma debitoria accumulata da Cartenì in questi anni.