La tanto attesa nomina del componente del Cda è slittata a dopo le festività pasquali mentre invece il Prof. Salvatore Colazzo è stato eletto nuovo Preside di Scienze della Formazione.
Giornata intensa quella di ieri per l’Università del Salento.
Il consiglio di Facoltà di Scienze della Formazione, Politiche, Sociali e del Territorio ha eletto il nuovo Preside in seguito alle dimissioni del Prof. Michele Carducci. Per il neo eletto Prof. Colazzo, considerato molto vicino a Laforgia, una decisione pressoché unanime (11 voti a favore e una scheda bianca) sia da parte del corpo docente che da parte dei rappresentanti degli studenti. Un compito certamente non agevole per il docente di Pedagogia Sperimentale che deve far fronte alle numerose problematiche evidenziate in particolare dai rappresentanti degli studenti di Link-Udu che avevano mosso il Rettore a nominare una commissione d’inchiesta interna sui vertici della Facoltà e che, a sua volta, aveva indotto l’ormai ex Preside Carducci a rassegnare le sue dimissioni.
In rettorato,invece,la seduta del Senato Accademico è stata sospesa e rinviata a causa del protrarsi dell’adunata fino a tarda serata.
Non sono stati affrontati quindi diversi punti all’ordine del giorno tra i quali spiccava quello inerente la nomina del nuovo componente del Consiglio d’Amministrazione. Tecnicamente il Rettore ha ricevuto sei candidature ed ha scelto una terna (Cosimo Elefante, Tobia De Luca, Antonio Grassi) sulla base della quale i senatori accademici voteranno esprimendo una sola preferenza. I sindacati hanno in questi giorni contestato il modus operandi di questa scelta imputando al Rettore una “non trasparenza” nella non pubblicazione dei tre nominativi esclusi (fra cui quello di Tiziano Margiotta,della UIL) e ritenendo in particolar modo “incompatibile” la figura di Antonio Grassi membro del Partito Democratico cittadino. Lo stesso Grassi ha avuto modo di dichiarare di non ricoprire incarichi dirigenziali all’interno del Pd.
Sono stati affrontati e approvati invece importanti provvedimenti come l’adozione del cosiddetto “piano anti corruzione” previsto con la Legge 6 novembre 2012, n. 190 in materia di “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalita’ nella pubblica amministrazione”. Si tratta di un pacchetto di norme volte a monitorare l’attività degli uffici, a prevenire che si verifichino tentativi di corruzione nell’espletamento delle loro funzioni ed eventualmente all’adozione di misure riparatorie.
Sul piano dell’edilizia, il Senato ha licenziato il piano triennale dei lavori pubblici dopo la relazione congiunta del Rettore e del Responsabile Area Tecnica Ing. Antonio De Vitis che ha avuto anche modo di ribattere alle accuse che gli erano state mosse circa l’affidamento di incarichi esterni dimostrando di aver ottenuto regolarmente il benestare degli organi preposti.
Fra gli interventi previsti dal piano, di notevole rilievo l’acquisizione di un terreno in agro di Monteroni adiacente il complesso Ecotekne al fine di espandere ulteriormente il campus.
Alberto Capraro