La vicecapolista, in lotta per la promozione, continua a far conto su un caldo ma esiguo manipolo di tifosi che sembrano scomparire in uno stadio troppo grande; ma vince a mani basse infliggendo un rotondo 3-0 al Feralpi; non è stato un grandissimo Lecce nè una favolosa partita, il Lecce ha però messo a profitto due o tre clamorose topiche dei verdeazzurri sintonizzandosi poi, a risultato consolidato, sulle lunghezze d’onda di San Marino dove il Trapani fa bottino pieno.
“In principio fu il caos”, verrebbe da dire giudicando i primi venti minuti di partita nel corso dei quali si segnala uno svarione di Leonarduzzi che consegna a Jeda una palla da spedire comodamente in fondo al sacco più che tra le braccia del portiere come preferisce fare il brasiliano, ed un paio di molto pericolose incursioni dei “repubblichini”di Salò. Voglia di correre, in verità, non se ne vede molta , ma c’è l’alibi del caldo che suggerisce un oculato dosaggio delle energie; gli ospiti, però, corrono con maggiore intensità e lo faranno fino al 93°.
La curva nord rincuora, tifa e canta anche quando qualche svarione di troppo genera qualche fischio; il Salò ci mette un po’ di cattiveria agonistica sperando così di sorprendere un Lecce un tantino svogliato (per qualcuno sornione) ed abbastanza incline al tichete tachete prevalentemente per linee orizzontali.
La ricreazione termina al minuto 26 quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo e con il generoso apporto dei difensori ospiti il Lecce trova il gol, sembra, con la testa di Pià; la successiva moviola (?) chiarirà trattarsi di autorete!
E’ importante, sottolinea volentieri Antonio Toma, blindare la difesa perchè, aggiunge, questo Lecce un gol prima o poi lo mette a segno: come dargli torto ? Anche perchè questo suo Lecce, che con lui alla guida viaggia ad un ritmo di abbondante promozione, è diventato specialista nello sfruttare i tentativi di suicidio calcistico degli avversari, come al 38° quando Pià raddoppia . . . su gentile concessione.
Pià lascia il campo a Bogliacino e si va al riposo. Bogliacino, tra l’altro, si segnala per un sontuoso invito a nozze(10°) a beneficio di Jeda che però indugia quel tanto che consente al difensore di contrastarne efficacemente la conclusione a rete.
La terza rete, al 25°, reca la firma di Chiricò da poco in campo al posto di Falco: il furetto aggira anche il portiere avversario e deposita la palla in rete.
Radio San Marino comunica che il Trapani è passato in vantaggio a pochi minuti dal termine; brutta musica per le orecchie salentine, ma il Lecce non può far altro che vincere, lo fa anche con chiaro merito, ma sa che senza il concorso di qualche scivolone dei siciliani la promozione diretta resterebbe solo un sogno !
Gavino Coradduzza