Sabato 6 Aprile dalle ore 17:30 alle 20:30 presso la sala conferenze del Castello Carlo V a Lecce si terrà un incontro pubblico dal titolo “IN RICORDO DI RENATA FONTE -LA MEMORIA E L’ IMPEGNO” promosso dal Rotaract Club Lecce, in collaborazione con l’Associazione “Donne Insieme”.
Ricorre in questi giorni (il 30 Marzo) il 29˚anniversario della scomparsa dell’allora Assessore alla cultura ed alla pubblica istruzione del comune di Nardò, assassinata barbaramente da due sicari mentre si apprestava a rincasare.
In memoria di Renata Fonte nel 1998 nascel’associazione “Donne Insieme” con l’ intento di promuovere la legalità e la non violenza sul territorio, il cui scopo è svolgere il delicato ed importante compito di sostenere legalmente e psicologicamente coloro che, rompendo il muro del silenzio, riescono a denunciarne la drammaticità e la sofferenza.
L’ evento è un’ occasione di incontro per non dimenticare chi, come Renata, ha sempre lottato e continua a farlo in prima persona in difesa dei diritti, dando voce a tutti coloro che non riescono a denunciare le violenze subite.
Il giovane Presidente del Rotaract di Lecce, Xenia Paolelli, afferma:
“La nostra attività di questi ultimi mesi è stata incentrata in favore del Centro anti-violenza “Renata Fonte” di Lecce(primo centro antiviolenza, riconosciuto dal Ministero dell’Interno in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità)e questa iniziativa rappresenta il culmine di questo percorso.
L’incontro -prosegue-sarà un momento di riflessione sulla figura di Renata ma non solo, infatti verterà sui principi che hanno ispirato la sua vita che sono comuni a tante donne. In quanto donna, è per me sicuramente un ulteriore motivo di soddisfazione.
Infine,ringrazio i soci del club con i quali condividiamo giorno dopo giorno questi intenti e il centro anti-violenza che ci ha dato l’opportunità di conoscere e toccare con mano realtà troppo spesso colpevolmente lasciate nell’ombra e che invece necessiterebbero di maggiore risalto al fine di combattere questi fenomeni e di evitarne il riproporsi.”
Alberto Capraro