L’approssimarsi della stagione estiva comincia ad animare tutta la parte di S.Cataldo attinente ai lidi. Sono già iniziati i lavori, si sta preparando la pulizia delle spiagge, si rinfrescano anche le strisce blu al fine di ricordare agli automobilisti che preparino, per la sosta oraria, il pedaggio da pagare al comune di Vernole, si fa insomma tutto quanto possa essere utile e gradevole per l’utente alle prese con una stagione che cerca di far dimenticare i guai giornalieri che ci riserva l’Amministrazione statale.
Ebbene, tra tanta operosità, brilla per la sua assenza qualsivoglia movimento che attenga a quello che fino a tre anni fa era considerato il miglior lido di San Cataldo e mi riferisco al Lido militare. E’da tre anni ormai che questa struttura sta andando lentamente ma inevitabilmente in rovina arrivando al punto da essere considerata uno “sconcio” da rovina post-bellica agli occhi di un qualunque visitatore estraneo. A me personalmente viene tanta malinconia e delusione perché i problemi inerenti alla gestione, che debbo onestamente dire sono tanti e non più gestibili soltanto dall’Amministrazione militare, non abbiano trovato e rischiano di non trovare soluzione neanche per la stagione in corso. Perché si è arrivati a questo? Come ho già anticipato ci stanno problemi finanziari, di competenza e di volontà nel fare. Certo che se da parte dei titolari della struttura non c’è una precisa volontà di fare, è ovvio che i problemi non si risolvono, ma è altrettanto vero che le risorse finanziarie non consentono più la conduzione di una gestione operativamente efficiente. Si potrà dire: “ma perchè non dare la gestione ad un privato?” e qui subentrano i laccioli della nostra burocrazia che non fissa chiaramente i limiti temporali di affidamento o meglio, forse li fissa, ma in termini tali da disincentivare una iniziativa privata ed intanto un bene dello Stato va in malora e questo va bene per tutti gli aventi causa ai quali importa poco anche la parte inerente al “decoro” in un contesto che cerca di presentarsi al meglio.
Da ex militare e frequentatore del lido mi ha creato la malinconia di cui ho accennato all’inizio leggere la proposta dello sportello dei diritti del cittadino che auspica di eliminare lo scempio esistente rendendo il lido spiaggia libera. Comunque meglio di niente! Ho letto anche qualche settimana fa di un interessamento del comune di Lecce che potrebbe acquisire il lido dandolo in gestione ad una cooperativa di giovani ma questo comporterà oltre ad un impegno finanziario che potrà essere programmato, il superamento della burocrazia paralizzante tra Demanio marittimo, Capitaneria di porto, Scuola di Cavalleria, Ministero della Difesa, comune di Vernole e chi più ne ha più ne metta.
Eppure l’esempio di una ottima ed efficiente gestione c’è ed è sotto gli occhi di tutti: si tratta del lido Salapia dato in gestione ad una cooperativa che s’impegna con volontà e capacità. Visto che questo gruppo di giovani sta facendo così bene, perché non dare loro ulteriori possibilità ed aiuti onde risollevare le sorti di quello che fu la migliore struttura balneare della zona? Non entro nelle possibilità tecniche a breve, ormai la stagione è quasi all’inizio e per quest’anno ormai è andata, ma a partire dall’anno prossimo anche il benessere potrebbe servire a creare qualche posto di lavoro in più. E qui ci vuole la buona volontà degli aventi causa perché i soggetti per far funzionare bene la baracca ci sono e sono individuabili in coloro che già gestiscono cooperativamente un pezzettino di spiaggia dal quale hanno ricavato un piccolo ma godibilissimo lido balneare.
Mario La Mazza, Generale dei carristi