Sarebbero responsabili delle lesioni causate ad un bambino di Surbo appena nato e del ritardo con il quale sarebbe poi stato trasferito presso presso l’ospedale “Vito Fazzi” e ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale.
Per questo sei medici in servizio presso una clinica privata della provincia di Lecce sono stati iscritti sul registro degli indagati con l’accusa di lesioni colpose. In giornata il gip Alcide Maritati, in sede di incidente probatorio, ha nominato come periti, il medico legale Rossella Castrica, già docente della Scuola di Specializzazione dell’Università La Sapienza di Roma, il dottor Maurizio Bresadola, professore di ruolo in ginecologia e ostetricia della Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Università “La Sapienza” di Roma e la dottoressa Rosa Chiodi, medico pediatra e docente di Pediatria e Neonatologia presso l’Università La Sapienza di Roma. L’indagine è stata avviata sulla scorta di una querela sporta dai genitori del bambino, una giovane coppia di Surbo, assistita dall’avvocato Giuseppe Rampino che denunciarono il presunto ritardo con cui sarebbe stato indotto il parto e il ritardato trasferimento del neonato presso il reparto di terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Vito Fazzi. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Enrico Chirivì, Salvatore De Paolis, Riccardo Giannuzzi e Donato Mellone.
F. O.