“La famiglia Scazzi non è venuta qui a raccattare giustizia”. Lo ha detto l’avv. Nicodemo Gentile, legale di parte civile della mamma di Sarah Scazzi, Concetta Serrano Spagnolo, aprendo l’udienza del processo per l’uccisione della quindicenne di Avetrana. Dovrebbe essere l’ultima udienza, riservata alle repliche dei legali di parte civile e dei difensori, prima che la Corte di Assise di Taranto si ritiri in camera di consiglio per la sentenza. “Qualcuno – ha aggiunto Gentile – ha cercato di descrivere Sarah come una ragazzina che mendicava coccole. Basta leggere invece un messaggio di Sabrina Misseri a Ivano del 6 luglio 2010: ‘quando mi arrabbio esce il peggio di me stessa per contrastare mia madre e la mia paura più grande è di diventare come lei’. Ecco l’errore fatto da Sarah e da Concetta: l’aver frequentato quella casa perche’ li’ e’ stata uccisa”. Gentile ha definito il movente sessuale, indicato dalla difesa di Sabrina quale causa del delitto che sarebbe stato commesso, per i suoi legali, da Michele Misseri, una “filastrocca per bambini, esclusa dallo stesso Michele Misseri” quando si autoaccusa dell’omicidio. Gentile ha accusato anche Sabrina di non aver aiutato la Corte dicendo di non ricordare molte circostanze su cosa accadde il 26 agosto 2010, giorno del delitto. “L’unico errore che si puo’ commettere in questa vicenda e’ di lasciare la giustizia italiana senza parole, magari dicendo che Michele era confuso, Sabrina non ha commesso nulla, Cosima dormiva e meno male che Sarah aveva compiuto gia’ 14 anni senno’ magari sarebbe stata accusata di abbandono di minore”. Lo ha detto l’avv. Nicodemo Gentile, legale di parte civile di Concetta Serrano, nella replica al processo per l’uccisione di Sarah Scazzi. Gentile ha definito Michele Misseri, che si accusa del delitto, “un ventriloquo, un invertebrato senza spina dorsale che ha paura delle donne di casa”. “La famiglia Scazzi – ha concluso – vi ha consegnato il suo dolore e attende una risposta dalla giustizia italiana che non sia muscolare ne’ una vendetta”.
Omicidio Sarah. Avvocato: “La famiglia Scazzi attende una risposta dalla giustizia italiana”
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