È stata una giornata drammatica per il Pd: Prodi viene bocciato e Bersani si dimette. Due stangate in due giorni. Prima la bocciatura di Marini, con un vero e proprio ammutinamento anche in Puglia (Blasi ed Emiliano hanno lanciato l’appello ai compagni di partito che erano a Roma per chiedere di votare Rodotà), perché si trattava di un inciucio con il Pdl e poi è arrivata la volta del Professore. Prodi è stato bocciato alla quarta votazione, quando bastava la maggioranza semplice, 504 voti: mancano 101 voti all’appello, i franchi tiratori hanno colpito ancora. Bersani ha dichiarato: «Uno su quattro mi ha tradito».
Maniglio, che è a Roma con altri pugliesi per il voto del Presidente della Repubblica, ha commentato in serata: «Se non va Prodi il Pd si sfascia». I democratici sono a pezzi, eppure bastava votare Rodotà. In Puglia, Emiliano chiedeva la testa di Bersani già da due giorni: il segretario nazionale del partito, dopo aver riunito tutti i dirigenti, ha lasciato. Un fallimento bruciante. Prodi si ritira: l’accanimento dei democratici non paga. Vendola torna a puntare su Rodotà, dopo aver votato Romano Prodi: forse è l’unica soluzione per uscire dall’impasse. L’atteggiamento del Pd è stato schizofrenico, Emiliano lo ha ribadito più volte: «Bersani rassegni le dimissioni: siamo nel panico totale. Bisogna fermarsi un minuto. Passiamo da un accordo con Berlusconi a mettergli contro il peggiore dei suoi avversari».
In effetti, Bersani ha capito la disfatta e ha fatto un passo indietro questa notte, seguito da Rosy Bindi. Ora bisognerà restituire la parola al Congresso. Stefano Rodotà, intanto, continua a crescere: forse il Pd dovrà arrendersi e fare contenti gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Scontri, veleni e sospetti mandano in frantumi un partito che non riesce ad avere una linea condivisa. Questa mattina, alla ripresa delle votazioni, intorno alle 10, i democratici voteranno scheda bianca: è l’accordo raggiunto dopo la drammatica riunione di questa notte. Mentre il terremoto continua a far traballare il partito.