Ha patteggiato ad un anno di reclusione Francesco Bruno, operaio 39enne di Zollino, accusato di aver molestato la sua ex compagna e in una circostanza anche di averla aggredita. La sentenza è stata pronunciata dopo che l’avvocato difensore dell’imputato, il legale Salvatore Corrado, aveva concordato la pena, (sospesa), con il pubblico ministero Antonio Negro. Il giudice ha anche ammesso la costituzione di parte civile della 41enne, assistita dall’avvocato Davide Polimeno, e ha disposto che il risarcimento venga quantificato in sede civile. Costretta a subire le angherie e le offese del suo ex compagno, la presunta vittima, residente a Corigliano d’Otranto, venne anche colpita con una testata e spedita in ospedale. Per quei traumi subiti la donna ha dovuto anche abbandonare la gestione di un bar, cambiare domicilio e modificare le proprie abitudini di vita. I fatti risalgono al febbraio del 2011 dopo una relazione tra i due durata circa dieci mesi. Poi l’interruzione del rapporto e l’inizio di una serie di pressioni compiute da Bruno. Telefonate moleste e un’incursione nel bar gestito dalla 39enne quando si verificò l’episodio più grave. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Maglie, quella sera, Bruno si presentò nel bar e incominciò ad inveire contro la sua ex compagna. Successivamente approfittando di un momento in cui i locali del bar erano vuoti avrebbe afferrato la donna spingendola verso il bancone e tenendola bloccata. Dall’esterno un avventore avrebbe notato la scena e chiese a Bruno di parlarne fuori ma, come risposta, il cliente avrebbe rimediato un tentativo di aggressione. In quel trambusto, la donna chiese l’intervento dei carabinieri e venne, a sua volta, aggredita da Bruno perchè colpita con una violenta testata. La malcapitata dovette fare anche ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano. Da qui la decisione di denunciare l’ex compagno e quanto accadutole negli uffici della caserma di Maglie e i successivi accertamenti disposti dal sostituto procuratore Stefania Mininni. Nel frattempo la 39enne, dopo questi fatti, ha dovuto abbandonare l’attività perché sfrattata dal titolare del bar dal quale aveva ottenuto l’esercizio commerciale in affitto.
F.O.