Una carta d’intenti che non resti tale ma che si avvii verso un tavolo di concertazione permanente con le istituzioni, le parti sociali e i sindacati per il rilancio di qualità di una risorsa che può arricchire il territorio passando dall’occupazione. E’ quanto hanno presentato congiuntamente questa mattina i segretari delle sigle sindacali della Cgil con le parole chiave: buona occupazione, tutela del territorio, collegamenti infrastrutturali efficienti, qualità dei servizi, programmazione e formazione.
“Già da tempo la Cgil ha approfondito le tematiche del turismo come volano di ripresa dell’economia – è stato il commento dei segretari questa mattina – non certo la soluzione a tutti i mali che affliggono il momento particolare che il territorio vive, ma che potrebbe rappresentare una valida risorsa se ben articolato all’interno di direttive che rendano il turismo il più possibile virtuoso”.
Partendo dai numeri messi a disposizione dall’Osservatorio regionale che parlano di 75 milioni di presenze in Puglia per il 2011, di cui quasi 27 milioni nella provincia di Lecce, la Cgil punta l’attenzione su quei flussi non censiti e che sfuggono alle rilevazioni per le stime istituzionali (in Salento si stima quasi l’80 per cento). Questa elevata percentuale non porta beneficio al territorio perché non si è in grado di calcolare come vengono spese le risorse rinvenienti da questa fetta di turismo. Una stima approfondita darebbe invece l’avvio a un tavolo permanente di concertazione per creare una filiera di qualità tra domanda e offerta. Una Governance a cui far partecipare le forze sociali, istituzionali e imprenditoriali del territorio partendo dalle parole chiave presenti nel documento.
In un territorio ben collegato, che possa offrire dei servizi efficienti sotto tutti i punti di vista a partire dai collegamenti, in una terra che tutela le sue ricchezze, che le salvaguarda per poi esporle al pubblico, dove si programma una rete turistica efficiente attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori operanti, la qualità dei servizi aumenterebbe facendo di conseguenza aumentare i flussi su vari ambiti turistici, che non siano solo legati al turismo stagionale. La destagionalizzazione come obiettivo anche per migliorare la formazione degli operatori ricettivi e garantire loro maggiore occupazione, è una delle principali proposte del sindacato, finora settore regolato dalla sottoccupazione e dal lavoro nero. La formazione degli operatori che si apprestano a praticare attività legate al turismo ha motivo di esistere solo sulle basi della garanzia del lavoro certo. Dinamiche quelle trattate questa mattina, strettamente legate tra loro e che trovano attuazione solo con la creazione di una rete che metta in moto il circuito sul quale potrebbe gravitare una buona fetta di economia salentina.
M. Cristina Pede