Dovrà ripartire da zero il processo a carico di due giovani padovani, creatori del sito www.scuolazoo.com, finiti a processo per violazione della privacy, dopo avere pubblicato sul loro sito il link di un video della “sexy-prof” di Monteroni. I giudici hanno eccepito l’incompetenza territoriale e tutta la documentazione, da Lecce, verrà trasferita a Padova, città di residenza dei due imputati. È cosi che uno dei processi riguardanti la “sexy-prof” di Monteroni – quello in cui lei chiede un maxi-risarcimento da un milione di euro – riparte da zero. Tutto daccapo.
Adesso saranno i Pm padovani a decidere se rinviare a giudizio o meno i due webmasters del sito, su cui venne postato il video della 46enne, supplente di matematica in una scuola della provincia di Lecce, mentre veniva palpeggiata in classe dagli alunni, che alle sue spalle “giocavano” con il suo perizoma.
L’inchiesta sulla professoressa “a luci rosse”, accusata di atti sessuali con minori, aggravati dal ruolo di insegnante, scoppiò nel 2007 e si è conclusa con un patteggiamento a due anni di reclusione (con la condizionale), che le ha fatto perdere il posto di lavoro. Nel maggio 2011, il collegio della sezione lavoro del Tribunale di Lecce, presieduto dal giudice Mario Benfatto, inoltre, ha rigettato il ricorso presentato dal legale della donna, contro il provvedimento con cui il Provveditorato l’aveva inibita, a tempo indeterminato, dallo svolgere la professione e dal ricoprire ruoli di supplenza, in tutti gli istituti scolastici della regione Puglia.