Ha tutta l’aria di un contenzioso quello che sta nascendo tra il comune di Lecce e le aziende per la raccolta e smaltimento rifiuti della citta, Axa ed Ecotecnica. Questa mattina nel corso della Commissione Controllo e Garanzia c’è stato un confronto con la dirigenza delle società. Il piano presentato dal comune prevede un taglio di due milioni di euro per un anno che ricadrebbero sugli operatori addetti ai servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti urbani, già in stato di agitazione. I tagli di alcuni servizi, infatti, diminuirebbero il monte ore degli operatori con una conseguente riduzione degli stipendi. Le aziende interessate non sanno come interloquire con gli operatori agitati per la paventata riduzione mentre i sindacati non ne vogliono sentir parlare e sono sul piede di guerra. Il comune, d’altro canto, non riesce a far fronte alle attuali spese a fronte degli oltre 5 milioni di mancati trasferimenti statali.
Ventiquattro milioni di entrate accertate per un servizio garantito dal tributo, non può essere soggetto a tagli, secondo i sindacalisti. Su diciannove milioni di entrate ordinarie, quattro milioni di recupero evasione e uno di entrate straordinarie, tagliare settantamila ore di al servizio che si autofinanzia sembra un paradosso, secondo il consigliere di minoranza Torricelli. Mentre nessun taglio viene effettuato su altri servizi.
Sul servizio che si regge autonomamente attraverso il gettito ha incalzato anche il consigliere Salvemini che, già dopo la protesta dei lavoratori presso il comune, aveva esonerato i mancati trasferimenti statali dai tagli al servizio rifiuti. Al massimo il problema è da individuare nell’evasione della Tarsu e che con il venir meno nelle casse comunali, non permette al comune di far fronte agli impegni con le aziende addette al servizio. Probabilmente, secondo Salvemini, per qualche anno il comune ha utilizzato risorse provenienti da altre fonti per onorare l’impegno con Axa e Ecotecnica, senza preoccuparsi troppo di recuperare il dovuto dai morosi.
I rappresentanti delle aziende presenti, Corvaglia per Axa e Zilli per Ecotecnica hanno dichiarato l’impossibilità di portare avanti un taglio sulle ore e sui servizi per certi versi anche irregolare e di voler attendere l’esito dell’incontro in Confindustria di mercoledì prossimo quando presenteranno il loro rapporto d’ impresa e si confronteranno con lavoratori e sindacati.
M. Cristina Pede