Trent’anni di carcere. A tanto è stato condannato Enzo Caretto, il pensionato 71enne che ha ucciso a coltellate il figlio Giovanni, 32 anni, nel corso di una lite familiare.
I fatti si sono verificati a Guagnano nel gennaio dell’anno scorso.
Il processo in abbreviato si è svolto davanti al giudice dell’udienza preliminare Vincenzo Brancato che ha accolto le richieste formulate dal pm Francesca Miglietta.
La tragedia familiare si consumò in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, alla periferia di Guagnano. Caretto, assistito dall’avvocato Sabrina Conte, ubriaco, accoltellò il figlio che era stato svegliato dalle urla, nel corso di un litigio esploso tra i genitori.
Per lui non ci fu nulla da fare: morì sul colpo.
Una perizia affidata dal giudice allo psichiatra Elio Serra, ha stabilito che l’imputato, affetto da diverse patologie, pur essendo incompatibile col regime carcerario, sia stato capace di intendere e di volere al momento del verificarsi dei fatti.