Sono stati beccati dalle fiamme gialle di Gallipoli mentre erano in auto con circa 200 di cavi kg. in rame rubati e sono stati arrestati con l’accusa di ricettazione. Si tratta di C.G., 59enne originario di Nardò, e di G.N.B.S., 44enne tunisino, illegalmente presente sul territorio italiano, a cui è stato notificato il decreto di espulsione a firma del Questore di Milano.
L’episodio è accaduto sulla strada statale 274, all’altezza di Taviano, quando una pattuglia del Nucleo Mobile ha fermato per un controllo una Mercedes 220 su cui viaggiavano i due uomini.
Nel corso del controllo del veicolo, all’interno del bagagliaio, è stata rinvenuta la presenza di 5 sacchi di juta e plastica, contenenti cavi elettrici di rame tranciati, di diametro consistente, impiegati per la conduzione di energia elettrica ad alta tensione, per un peso complessivo pari a circa kg. 200.
In particolare, i cavi presentavano evidenti segni di bruciatura, al fine di rimuovere la gomma che originariamente li avvolgeva, in questo modo rendendo immediatamente commerciabile il rame ed ostacolandone l’individuazione della provenienza.
Inoltre, i sacchi si presentavano in parte bagnati poiché i cavi elettrici erano stati da poco raffreddati con un getto d’acqua, al fine di consentirne l’immediato trasporto. Per questo motivo i due venivano arrestati e accompagnati a Borgo San Nicola.