Dopo la bufera interna alla maggioranza, sembra tornato il sereno. Ritirata la richiesta di dimissioni per Macculi, anche Pepe dovrebbe rimanere al suo posto. Ma nella maggioranza provinciale qualcuno scalpita: c’è fame di poltrone. Oggi, il nuovo problema è il rimpasto nella giusta provinciale: Gianni Stefàno deve fare il sindaco di Casarano, non può continuare a essere anche assessore. Ci sono due nomi in pole position per la sostituzione: Biagio Ciardo e Renato Stabile.
Da giorni il presidente Antonio Gabellone è impegnato in riunioni di maggioranza. Qualcuno vorrebbe il cambiamento di due caselle: c’è chi chiede a gran voce anche la sostituzione di Marcella Rucco, ma è difficile che l’ex dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale di Lecce molli la poltrona di assessore proprio ora che è entrata in pensione da poco e che, quindi, ha molto più tempo a disposizione. Il presidente della Provincia di Lecce sembra intenzionato a non cambiare le cose su questo fronte, ma dovrà resistere ai “maldipancisti” che lo incalzano ogni giorno.
Altra incognita è rappresentata dalle partecipate: pur essendo risolto il caso Pepe, bisogna capire quale sarà il loro futuro. Gabellone si chiede se preparare la STP a un ingresso sul mercato libero, a una competizione con i privati. Cosimo Durante, capo dell’opposizione Pd a Palazzo dei Celestini, ha più volte affermato che i conti della partecipata guidata da Pepe sono in regola solo perché la Provincia “ha elargito tutte le somme necessarie a coprire eventuali buchi e non per grandi meriti di chi la guida”. Bisognerà osservare anche come si evolverà la situazione, quali saranno gli effetti del decreto Monti, perché, come “sussurra” Melica, “per ora ci si sta adagiando su una legittimità formale, ma esiste un conflitto sostanziale che potrebbe scatenare una serie di problemi in futuro”.