Ha trascorso oltre cinque ore in mare, alla deriva, aggrappato al suo natante che si era ribaltato. Fortunatamente è vivo e sta bene il 57enne di Molfetta Domenico Martino che, nella serata di ieri, era stato dato per disperso al largo di Otranto, dopo il ribaltamento della canoa, sulla quale si trovava col figlio.
L’uomo è stato intercettato intorno all’1,30, a circa un miglio e mezzo dalla costa, da una barca a vela inglese salpata da Bari e diretta a Messina che lo ha tratto in salvo.
Il 57enne, insieme al figlio di 30 anni, era su una piccola imbarcazione, quando il natante è stato sospinto al largo dalle raffiche di libeccio. La piccola barca si sarebbe rovesciata e i due sarebbero caduti in mare ma, mentre il giovane è riuscito a tornare a riva a nuoto e a lanciare l’allarme (raccolto dalla Capitaneria di porto di Otranto che ha attivato le ricerche coordinate dalla centrale operativa del comando generale delle capitanerie, cui hanno partecipato due motovedette e un battello pneumatico della Guardia costiera di Otranto, oltre a un mezzo veloce del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, e a un elicottero della Marina militare partito dalla base di Taranto), del genitore non c’era nessuna traccia.
L’allarme, diramato alle unità navali in transito nel basso Adriatico, è stato ricevuto anche dalla barca a vela che ha individuato il naufrago in balia delle correnti, traendolo poi in salvo e trasportandolo fino al porto di Otranto, dove è giunto infreddolito, ma in buone condizioni di salute. Dopo avere ricevuto le prime cure da parte del personale del 118, l’uomo e’ stato condotto in ospedale, a Scorrano.