Con due nuove recenti ordinanze nn. 206/05/2013 e 207/05/2013, emesse il 28 maggio, la V Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce (Pres. Lamorgese), confermando il proprio precedente orientamento, ha accolto l’istanza di sospensione di altrettanti avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia del Territorio di Lecce e impugnati da due contribuenti del capoluogo salentino.
Sono ormai diverse le Sezioni della Commissione Tributaria che, dopo gli iniziali tentennamenti con abbinamenti al merito delle istanze di sospensiva (considerata all’epoca la non imminente scadenza del pagamento dell’IMU), stanno oggi accogliendo le ragioni dei contribuenti salentini che hanno impugnato gli aumenti indiscriminati degli estimi catastali, operati dalla Agenzia del Territorio su indicazione del Comune di Lecce.
In particolare, oltre alla V Sezione, anche la III (Pres. De Pascalis) e la I (Pres. Buffa) nei giorni scorsi avevano sospeso gli avvisi di accertamento con motivazioni che sono entrate nel merito degli aumenti, prevedendo così un esito del tutto positivo per i contribuenti della vicenda, in attesa della decisione del TAR, che dovrebbe arrivare prima dell’estate e che riguarderebbe tutti i cittadini, pure quelli che non hanno proposto ricorso avverso gli avvisi di accertamento.
Anche nelle due recenti ultime ordinanze, la V Sezione è entrata ancora una volta nel merito della questione rilevando come “la delibazione dei motivi articolati con il ricorso introduttivo induce a ritenere l’esistenza di consistenti ragioni di fondatezza della richiesta di annullamento dell’atto impugnato”.
Quanto, invece, al danno ha osservato la Commissione “che deve pure ritenersi sussistente il requisito del periculum, in considerazione dei rilevanti riflessi di ordine patrimoniale che si verificherebbero, anche sotto il profilo delle difficoltà quanto alle restituzioni, nel caso di mancato accoglimento della richiesta di sospensione”.
In particolare, i ricorrenti nel ricorso, proposto per il tramite degli Avv.ti Alfredo Matranga e Marilia Renna, avevano censurato il comportamento illegittimo dell’Agenzia del Territorio sotto diversi profili, che la Commissione ha ritenuto di accogliere, e cioè, tra gli altri, la mancanza dei presupposti della revisione parziale del classamento, il difetto di motivazione per assenza del sopralluogo ed il difetto di prova.
Si tratta, secondo i difensori dei contribuenti, di una importante vittoria in attesa delle decisioni di merito della Commissione che dovrebbero arrivare a breve, considerato che le prime udienze di merito si sono già tenute la scorsa settimana in III Sezione.
La conferma delle ordinanze farebbe così risparmiare diversi soldi ai cittadini del capoluogo, atteso che – come noto – l’aumento degli estimi catastali incide pesantemente su tutta una serie di imposte, quali tra tutte Imu, Tarsu e la nuova Tares che dovrebbe entrare in vigore a breve.